Prossimo appuntamento, giovedì 23 maggio, ore 15:00, partenza dalla sede di Su Nuraghe in via Galileo Galilei, 11 con meta piazza Duomo, visita a Battistero e al Cristo della Domenica.
La passeggiata dei “banduleris”, dei “camminanti a spasso per Biella ci ha insegnato una volta di più a vedere la nostra città con occhi nuovi, soffermandoci a considerare scorci e particolari che, pur avendoli visti innumerevoli volte, sino ad oggi non avevano catturato la nostra attenzione. La passeggiata, a cura dell’Ambulatorio Infermieristico Sardo, con l’organizzazione e la guida del dott. Bernardino Debernardi, presidente dell’Associazione “Anzitutto”, in questa occasione aveva come meta i giardini pubblici Zumaglini, le vie circostanti ed i palazzi che vi si affacciano.
Guida d’eccezione, ancora una volta, la dott.ssa Patrizia Bellardone, che ha iniziato la sua narrazione rievocando insieme al folto gruppo di partecipanti le vicende ultime della vecchia stazione ferroviaria della Biella-Santhià, dismessa e demolita nei primi anni Sessanta del Novecento.
Per addentrarci poi verso il centro dei Giardini Zumaglini che, come è stato ricordato, furono voluti dalla pubblica Amministrazione civica in memoria di Antonio Zumaglini, medico, botanico e filantropo per essere il grande polmone verde della città. I giardini vennero realizzati nel 1876, proprio di fronte alla Stazione ferroviaria che di fatto costituiva la periferia Sud di Biella. L’inaugurazione avvenne dieci anni dopo unitamente al monumento dedicato al Giuseppe Garibaldi, il cui busto per varie vicende politiche venne spostato più volte, ed alla fontana dell’Orso, simbolo della città. L’edificio più significativo dei Giardini era l’abitazione del custode oggi sede dell’ATL, Azienda Turistica Locale, oltre al palco della musica poco utilizzato nel tempo.
Molto interessante la vegetazione dei giardini, rappresentata da diverse specie arboree rare tra cui spicca il grande cedro, piantato nel 1876, e le imponenti sequoie.
Lungo il viale Nord dei Giardini si affacciano alcuni edifici di particolare rilevanza storica ed architettonica che ci siamo soffermati ad ammirare, come il palazzo Ronco, caratterizzato dall’imponente, sontuosa facciata affiancata da due torri merlate e, poco oltre, in direzione della piazza Vittorio veneto, il palazzotto che sino agli anni ’60 fu sede dell’Ufficio di Igiene della città, importante esempio di ricerca architettonica e decorativa soprattutto nella facciata realizzata con una elegante mattonatura geometrica.
Poco più avanti, quasi all’imbocco della via Italia, altra sosta dinanzi alla fontana Fons vitae, collocata all’inizio del viale Matteotti, dedicato negli anni Trenta del Novecento alla Regina Margherita. La fontana, inaugurata nel 1936 alla presenza del principe ereditario Umberto di Savoia, figlio di re Vittorio Emanuele III, era stata realizzata dalla ditta biellese Romano, utilizzando granito della Balma, mentre la composizione del gruppo bronzeo posto sulla sommità della fontana era opera di Gino Piccioni di Foligno, pittore e scultore trasferitosi a Biella dove realizzò anche alcune opere scultoree per il cimitero cittadino e per il cimitero monumentale di Oropa. La dott.ssa Bellardone si è soffermata a sottolineare la particolare cura nella realizzazione delle figure che compongono il gruppo bronzeo che adorna la fontana, con i putti nella parte inferiore della fontana e con il gruppo soprastante che vuole esprimere un senso di esaltazione della famiglia. Un’opera davvero notevole che abbiamo dinanzi agli occhi da sempre e della cui bellezza spesso non ci accorgiamo.
Spostandoci poi verso l’incrocio con l’attuale via della Repubblica, all’intersezione con il viale Matteotti, ci siamo soffermati ad ammirare l’edificio d’angolo, casa Ramella, caratterizzata dai bellissimi stucchi a motivi floreali che adornano le facciate, gli archi dell’androne al piano terreno e gli imponenti balconi.
L’interessantissima escursione per le vie cittadine si è quindi conclusa nella centrale via XX Settembre dinanzi ad un bel palazzo dall’austera facciata ingentilita dai motivi floreali a bassorilievo che inquadrano l’ingresso ed i balconi valorizzati da ringhiere riccamente lavorate in ferro battuto; completano l’immagine di elegante signorilità architettonica i dipinti che si alternano alle finestre del sottotetto.
L’appuntamento con la prossima passeggiata dei “banduleris”, alla scoperta della città di Biella è giovedì 23 maggio, alle ore 15:00, con partenza dalla sede di Su Nuraghe, con meta Piazza Duomo, Battistero e il Cristo della Domenica.
Giovanni Carta
Nell’immagine: banduleris davanti alla Fons vitae