Martedì 9 Aprile, ore 21, a Biella, nelle sale del “Punto Cagliari”, in via Galileo Galilei, 11, appuntamento con Su Nuraghe Film – Stefano Sechi, presenta “Arturo torna dal Brasile” regia di Marco Antonio Pani – ingresso libero.
Sardo di seconda generazione, Stefano Sechi è nato a Biella nel 1988 da Gianmario, di Aggius (Sassari) e da Carmen, di Iesolo (Venezia). Nella città natale ha conseguito il diploma di scuola superiore presso il Liceo della Comunicazione, indirizzo sportivo, perfezionando con lo studio la sua passione atletica per calcio, nuoto, tennis e sci.
Con la frequentazione dell’Isola fin da bambino, ha fatto le prime esperienze lavorative all’età di 14 anni, aiutando gli zii nella produzione di “carapignas”, tipici gelati sardi, la torrefazione di speciali miscele di caffè e la distribuzione di prodotti di eccellenza. A Biella, responsabile della ristorazione, è titolare con la sorella Francesca dell’Hotel “Bugella” di via Cottolengo.
Per lui, significativo è il rapporto con la Sardegna. “Molto importante – afferma – ricco di ricordi ed emozioni legate a nonna Martina e alla mamma, un universo fatto di aggregazione familiare e di intimità di affetti; situazioni che nella vita biellese mi mancano, anche se, a Biella mi trovo bene. Una città perfetta per viverci: tranquilla, precisa, ordinata. Qui sono cresciuto, coltivando amicizie importanti come quella con due gemelli nati un paio di giorni dopo di me: una conoscenza che dalla culla si è consolidata e permane nel tempo. Ai piedi delle montagne, la mia Sardegna la ritrovo dall’Enoteca Bar da Sergio Casu, dove mi incontro con altri amici figli di Sardi che, come me, hanno la Sardegna nel cuore”.
Martedì 9 aprile, a Biella, alle ore 21:00, all’interno del XXV ciclo di Su Nuraghe Film, Stefano presenterà “Arturo torna dal Brasile”, un documentario di 37 minuti che narra la storia di 13 anni di emigrazione di un medico e cineasta algherese, partito dopo la Seconda guerra mondiale in Brasile. Film piacevole, toccante e fascinoso in cui ben si fondono riprese d’epoca ottenendo un prodotto formalmente perfetto ed emotivamente di grande impatto.
Salvatorica Oppes