Domenica 17 marzo, con inizio alle ore 10:00, all’inaugurazione del lastricato dell’area monumentale di Nuraghe Chervu parteciperà il Gruppo Valëtte an Ĝipoun, composto da donne che indossano l’antico abito festivo in uso alla fine dell’Ottocento in Alta Valle del Cervo.
Ogni abito si caratterizza per scelte di dettagli secondo il gusto personale mantenendo omogeneità nel taglio e nella confezione di tali abiti, pertanto non è un costume ma “abito tradizionale”.
Le Valëtte lo indossano con orgoglio per perpetuare la storia e la tradizione della Bürsch, facendo rivivere il ruolo fondamentale delle donne che sostituivano gli uomini nelle lunghe assenze dovute all’emigrazione.
Tra le attività del gruppo è fondamentale l’apporto dato all’Associazione Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo a Rosazza nel custodirne ambienti ed oggetti e nell’accoglienza dei visitatori.
“La partecipazione nei nostri abiti tradizionali alla manifestazione di domenica 17 marzo a Nuraghe Chervu – confermano dal gruppo delle Valëtte an Ĝipoun – vuole significare il dolore del Popolo biellese ed estensivamente del Popolo italiano per i Caduti in guerra che, ancor più forte e lacerante delle stagionali migrazioni oltr’Alpe, ci hanno privato per sempre dei nostri uomini, uccisi nel fiore della vita. Dolore condiviso con il Popolo sardo, con il quale da trecento anni condividiamo storia comune”.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Valëtte an Ĝipoun dell’Alta Valle Cervo