Nel loro viaggio per le strade del mondo, Battista Saiu e Matteo Rebuffa hanno fatto tappa in diverse città del Nord Europa. Nella loro sosta a Bergen, in Norvegia, alla ricerca di giovani italiani emigrati, hanno incontrato Daniela Barale. Sarda di terza generazione, la giovane da due anni vive e lavora nella capitale dei fiordi, nel Mare del Nord, la seconda città dopo la capitale di stato, Oslo.
Nata a Torino da padre piemontese e madre originaria di Dolianova (Cagliari), ha messo a frutto i suoi studi linguistici all’insegna del viaggiare per le strade del mondo, sulle orme e gli insegnamenti del nonno materno che, operaio FIAT negli anni della grande migrazione del dopoguerra, ha lasciato la Sardegna in cerca di miglior fortuna per sé e per la sua famiglia.
Con la sua laurea in tasca, conseguita preso l’Università degli Studi di Torino, la ragazza da subito ha lavorato come guida turistica fino ad approdare nel Nord Europa.
La sua vita trascorre tra la stanza condivisa con un’amica e il negozio di abbigliamento che si affaccia sul porto. Con professionalità e gentilezza accoglie i clienti parlando correttamente Inglese e Norvegese.
“Le mie radici sarde sono sfumate nei ricordi dei nonni e bisnonni che andavamo a trovare in Sardegna, d’estate quando ero piccola”. Afferma Daniela, parlando un po’ più veloce, quasi a non volersi soffermare sulle parole che affondano nella memoria. “Anche Torino mi manca. La mia vita me la sto costruendo qua, tra le lunghissime giornate estive e le interminabili notti invernali, con il sole che d’inverno si nasconde già dal primo pomeriggio, ritardando, il giorno dopo, a sorgere di nuovo”.
Un capitale umano e di affetti, professionale e culturale formato in famiglia e nelle scuole italiane che dà frutto al di là del Mediterraneo e oltre i confini alpini, con Isola e Penisola sempre più povere.
Asita Biasutti
Nelle immagini: Bergen, Daniela Barale riceve la Bandiera sarda da Battista Saiu; Dolianova, ritratto di quattro generazioni di donne sarde con la piccola Daniela, mamma Annamaria, nonna Mariangela e bisnonna Fanny.