Durante la novena di marzo si è rinnovata la partecipazione della Comunità isolana che vive all’ombra del Mucrone alle celebrazioni in onore di San Giuseppe di Riva, quartiere a Nord della città in cui ha sede il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe. Con nuovi passi, la comunità sarda è salita lungo l’antico percorso processionale fino a raggiungere il sacello di San Giuseppe di Riva. Dedicata al Patriarca morente, la chiesetta, appena fuori il centro abitato di Biella, è prima tappa devozionale eretta all’inizio dell’antica strada verso il santuario di Oropa.
In testa al corteo sacro, il priore Gabriele Prola e i componenti della “Pia Unio a Transitu Pro Morientibus Adiuvandis”, l’Associazione biellese di apostolato per la preghiera in soccorso dei morenti, fondata un secolo fa da San Luigi Guanella. Al suo fianco, il presidente Battista Saiu, preceduto dal suonatore di launeddas Maurizio Caria, seguiti da altri confratelli in vesti cerimoniali e rappresentati della comunità sarda in abiti tradizionale della festa.
Coordinate da Giacomo CANU, dirette da Roberto PERINU, con accompagnamento musicale di Valentina Foddanu, le “Voci di Su Nuraghe” hanno decorato la Santa Messa festiva officiata da don Ruggero Poliero, Superiore Generale Servi di Nazareth, di Verona, onorando San Giuseppe, patrono dei Lavoratori.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine: Comunità sarda e Pia Unione davanti alla chiesa di San Giuseppe di Riva