Presepio delle migrazioni con personaggi in abiti di diverse regioni d’Italia

preparazione di vestiti per le statue del Presepio delle migrazioni

Sabato 7 dicembre, ore 21:00, a canton Gurgo di Pettinengo, inaugurazione dell’allestimento natalizio di Su Nuraghe con personaggi in abiti tradizionali di diverse regioni d’Italia – Presente il “Coro di Santa Lucia di Enköping”, proveniente dalla Svezia, le “Voci di Su Nuraghe”, di Biella e i “Cantori di canton Gurgo”, di Pettinengo – Distribuzione di succo di mele caldo e speziato ottenuto da mele de La Malpenga – info e prenotazioni: Idillio, 3343452685 – ingresso libero.

Nel ricco e variegato panorama dei presepi biellesi si inserisce il nuovo “Presepio delle migrazioni” che verrà inaugurato sabato 7 dicembre, alle ore 21:00, a canton Gurgo di Pettinemgo, allestito nell’antico oratorio dei santi Grato ed Eusebio.
Diversi i soggetti coinvolti che hanno dato il loro contributo con la preparazione di nuove statue accuratamente vestite con abiti tradizionali di diverse regioni d’Italia, preparate dalle Donne del Filet di Su Nuraghe. Collaborazione che si somma all’immagine delle montagne biellesi, una gigantografia che fa da fondale, realizzata dal fotografo Michele Santeramo Congiu, Sardo/Biellese, mamma nativa di San Vito (Cagliari).
Agli immancabili personaggi alpini “di casa” in abiti tradizionali piemontesi, come la coppia di contadini di Settimo Vittone, con l’uomo in “berritta” rossa, che rimanda sia il berretto frigio “alla francese” sia il tradizionale berretto in uso nella tradizione vestimentaria sarda. In questo caso, a fare da modello, una tavola di “Album piemontese” (1835-1838), edito da Piero Marietti quando Piemonte e Savoia erano possedimento di terraferma del Regno di Sardegna.
Nella variopinta teoria di personaggi che si recano alla capanna sono presenti alcuni in abiti veneti, lombardi, siculi e di altre regioni d’Italia a significare la composita realtà che caratterizza il Biellese del tempo presente, con le persone accomunate dalla meta comune, orientate verso il “Bambinello”.

Eulalia Galanu

Nell’immagine: preparazione di vestiti per le statue del “Presepio delle migrazioni”, confezione di abiti sardi.

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