Uccelli migratori tra Africa ed Europa al Museo di Pettinengo

Pettinengo, museo delle migrazioni

Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, via Fiume, 12, Pettinengo – Aperto tutte le domeniche, dalle ore 15:00 alle ore 19:00 – Info e visite anche su prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso libero

A testimonianza della dinamicità del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – accanto alla migrazione dei simboli e degli oggetti della vita quotidiana di chi, dalla Sardegna e dal Veneto soprattutto, è approdato nel Biellese – vi sono gli uccelli migratori.
La scelta di esporre pavoncelle, beccaccini, tortore selvatiche, averle, gruccioni o rigogoli, all’interno di un museo che si pone l’obiettivo di narrare la migrazione nel biellese, rappresenta uno sforzo il cui scopo è quello di riflettere sul fenomeno migratorio, allargandone i confini.
La preferenza espositiva è ricaduta su esemplari che attraversano e stazionano nel Biellese a cadenza stagionale, segnando un movimento dall’Europa Settentrionale al Mediterraneo (o ancora più a Sud) e ritorno che si aggira tra i 2.000 e i 5.000 chilometri. Viene così a crearsi un parallelismo tra la migrazione degli uccelli e quello delle popolazioni, dove la prima appare naturale e, come tale, viene accettata, mentre la seconda ostacolata. Non solo oggetti della vita quotidiana e di produzione casearia, simboli o storie di vita, la migrazione al museo di Pettinengo è intesa in senso ampio poiché guidati dalla convinzione che tutto migri e che, pertanto, tutto sia frutto di relazioni e di scambi.

Silvia Bigando

Nell’immagine: Pettinengo, “Museo delle Migrazioni”, allestimento con uccelli migratori della Collezione dott. Giovanni Rovetti

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