A seguito della II Guerra d’Indipendenza e dell’epopea garibaldina nel Sud della Penisola, il 17 Marzo 1861 lo Stato unificato con i nuovi territori acquisì la denominazione di “Regno d’Italia”, in cui “Sardegna” è sostituito da “Italia”.
Con la Legge n. 4671/1861 del Regno di Sardegna, infatti, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori, pur mantenendo immutata la numerazione dinastica, a significare la continuità con l’antico Regno.
La stessa Regia Armata, oggetto di operazioni di riunione e di riorganizzazione a partire dagli ultimi mesi del 1859, cambiò denominazione con Nota n. 76 del 4 Maggio 1861 del Ministro della Guerra Manfredo Fanti, il quale rese noto «a tutte la Autorità, Corpi ed Uffici militari che d’ora in poi il Regio Esercito [avrebbe assunto] il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l’antica denominazione di Armata Sarda».
Con l’ingresso dell’Italia nel I Conflitto Mondiale si ha la tappa conclusiva del percorso risorgimentale che ha condotto all’Unità politica della Penisola. In tale prospettiva si è soliti parlare di IV Guerra di Indipendenza Italiana. Già nel 1911 venne istituita in quel giorno, 17 marzo, una festività nazionale. Abolita e poi ripristinata nel 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, tale data è tornata ad essere festa nazionale. L’anno successivo (2012), la festa ha assunto il nome attuale di “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera”, per ricordare agli italiani che l’Italia è oggi una Repubblica che si fonda su una sua Costituzione, ha una sua bandiera e un inno ben riconosciuti e riconoscibili.
17 marzo 2019 la Città di Biella, in occasione delle manifestazioni celebrative previste per la riunificazione d’Italia – alla presenza della Banda Militate della Brigata “Sassari”, con il Generale Comandante Andrea Di Satsio – ha inaugurato una particolare installazione commemorativa presso l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, eretta nel 2008, alle porte della città vicino al Torrente Cervo, dedicata alla Brigata “Sassari” e ai Caduti biellesi della Prima Guerra Mondiale.
Nel centesimo Anniversario delle celebrazioni della Grande Guerra, la Città di Biella ha accolto la proposta del locale Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” – accreditata quale progetto rientrante nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – per avviare il completamento di quell’area monumentale, inserendovi un lastricato commemorativo composto da pietre provenienti da tutti i Comuni d’Italia, affinché la memoria collettiva ne sia rinvigorita e tramandata.
Su ogni pietra, recuperata da desueti lastricati o da rivestimenti accatastati, e significativa per la diverse Comunità, sono incisi il nome del Comune e il numero dei Caduti nella Prima Guerra Mondiale, quale contributo a rievocare il dolore delle guerre e dei sacrifici che hanno contribuito alla creazione dell’Italia moderna.
Molti Comuni del Piemonte e della Sardegna hanno favorevolmente accolto la proposta – sostenuta dalla sensibilizzazione delle Prefetture di Biella e delle Province della Regione Piemonte e della Regione Sardegna – consegnando la loro pietra. Il progetto è esteso ora alle Amministrazioni comunali di tutti i comuni d’Italia.
Battista Saiu
Nell’immagine: Banda Militare della Brigata “Sassari” a Nuraghe Chervu nelle divise storiche della Prima Guerra Mondiale