Regione Sardegna, Covid19 ed emigrati sardi nel mondo

Villaputzu, Nuraghe Asoru

Rettificato lo scorso 29 ottobre, la Regione Autonoma della Sardegna ha pubblicato l’avviso pubblico relativo a “progetti regionali emergenziali” rivolto ai nati in Sardegna che abbiano stabile dimora fuori del territorio regionale e che conservino la nazionalità italiana, nonché i coniugi ed i discendenti, anche se non nati in Sardegna, purché abbiano almeno un genitore sardo. Il progetto è altresì rivolto ai figli di cittadini di origine sarda che conservino la nazionalità italiana e alle aggregazioni di Sardi costituiti in Circoli in Italia o all’estero, secondo le leggi dello Stato ospitante e i principi della Costituzione italiana e dello Statuto sardo.

“Con il presente Avviso – si legge nell’oggetto del bando – si intende finanziare una serie di progetti erogati in modalità ‘a sportello’, sia per far fronte alle impreviste spese dei Circoli in relazione alle procedure di sanificazione degli ambienti associativi, sia, soprattutto, rivolti alle persone.
“I progetti emergenziali – si afferma nel documento – si inseriscono all’interno di contesti territoriali a carattere urbano e sub urbano che sono stati progressivamente coinvolti nel corso degli anni da mutamenti relativi al contesto sociale, economico e demografico che hanno apportato cambiamenti nella struttura della famiglia e nelle dinamiche del mercato del lavoro. La presenza di condizioni di fragilità e disagio multidimensionali già note, al fianco di altre di nuova generazione, richiedono un approccio con un modello d’intervento sia preventivo che riparativo. La principale caratteristica di un progetto emergenziale di prossimità è quella di rendersi ‘prossimo’, appunto, ai problemi di persone e famiglie in condizioni di difficoltà, rilevando i bisogni espressi ed inespressi, le situazioni di fragilità e disagio, attivando direttamente o indirettamente risposte ed interventi necessari, come nel caso dei disagi che possono essersi verificati a seguito della pandemia da Sars-Covid 19 in atto e alla perdita o rallentamento delle attività lavorative con conseguente perdita di retribuzione da parte delle persone. In questa traiettoria di interventi si inseriscono anche le azioni che possono essere espresse a livello locale dai Circoli dei Sardi per contribuire a migliorare e/o intervenire per alleviare situazioni di particolare disagio a seguito della pandemia”.
Con il presente Avviso – viene ulteriormente specificato – si intende, quindi, finanziare una serie di progetti erogati in modalità ‘a sportello’, sia per far fronte alle impreviste spese dei Circoli in relazione alle procedure di sanificazione degli ambienti associativi, sia, soprattutto, rivolti alle persone.”
Info e contatti tramite WhatsApp (3289193026).

Battista Saiu

Nell’immagine: Villaputzu (Sud Sardegna), Nuraghe “Asoru”. Sardegna, museo a cielo aperto, i nuraghi candidati a diventare patrimonio UNESCO (foto di Marco Collu)

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