Nel 300° Anniversario dell’unione tra Piemonte e Sardegna, le immagini di Nuraghe Chervu, pubblicate in Su Calendariu 2020, edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, ci accompagnano con cadenza mensile tra pagine di storia locale e nazionale
La Grande Guerra, la IV Guerra di Indipendenza – Un’autorevole corrente storiografica individua nell’ingresso dell’Italia nel I Conflitto Mondiale la tappa conclusiva del percorso risorgimentale che ha condotto all’Unità politica della Penisola. In tale prospettiva si è soliti parlare di IV Guerra di Indipendenza Italiana.
Già prima dell’ingresso ufficiale dello Stato Italiano in guerra, sin dal dicembre 1914, volontari Garibaldini, tra i quali diversi Sardi e Biellesi, parteciparono come Legione Garibaldina alle battaglie sul fronte francese contro i Tedeschi, incorporati nel “4° Reggimento di marcia del I Straniero”, al comando del colonnello Giuseppe Garibaldi jr, figlio di Ricciotti, e nipote dell’Eroe dei Due Mondi. Una leva militare di ogni estrazione – giovani e meno, emigrata in Francia e proveniente da tutte le regioni – fu attiva al fronte contro l’Impero Austro-Ungarico.
Il 24 maggio 1915, con l’entrata in guerra dell’Italia, nei luoghi di residenza e di lavoro quotidiani donne e anziani ancora abili presero il posto degli uomini partiti per combattere. Durante le varie fasi del conflitto, diverse migliaia furono gli sfollati, specie a seguito della rotta di Caporetto del 1917, quando Veneti e Friulani furono costretti alla fuga e dirottati in altre regioni d’Italia. Il contributo di sangue fu alla fine enorme. Si contano oltre 600.000 morti, 1.500.000 tra invalidi e mutilati e 13.602 figli di Sardegna. Nel computo, 3.121 sono i Caduti dell’attuale provincia di Biella, di cui 523 dell’odierna Città di Biella.
Gianni Cilloco
Nell’immagine: Biella, Alpini delle Sezioni di Biella, Cuneo, Torino e di altre località del Piemonte a Nuraghe Chervu