Attività sociale quotidiana del Circolo Culturale Sardo di Biella in tempo di restrizione sociale.
In questo periodo, l’intera società segna il passo, costringendo tutti in un tempo sospeso tra disorientamento, paura e riflessione. Un arco temporale durante il quale anche l’attività sociale e culturale del Circolo sardo di Biella, pur interrotta, è stata ripensata e rimodulata, avvalendosi delle nuove tecnologie. Sono stati potenziati e attivati gruppi di chat e piattaforme on-line per facilitare la comunicazione tra gli aderenti, tenendo, nel contempo, informata la comunità che fa capo a Su Nuraghe e, talvolta, riuscendo ad alleviare solitudini inaspettate, dovute all’isolamento domestico.
La partecipazione attiva – sollecitata attraverso la condivisione di fotografie della quotidianità con migliaia di immagini tematiche raccolte in diversi mosaici, come questo, relativo alla produzione di tessuti tradizionali presenti nelle dotazioni dotali riposte e custodite nei cassetti delle nostre case – ha permesso di scoprire un aspetto singolare di “Casa Sardegna” a Biella.
Un ponte virtuale attivato con l’Isola ha permesso di venire a conoscenza dell’odierna produzione di opere del nostro collaboratore Mario Garau, realizzate nel suo laboratorio artigianale, “Orbace”, di Samugheo. Su antichi telai, Garau produce stoffe, con simboli e disegni tradizionali, per gli immancabili tappeti, suggerendone anche un uso più attuale per borse e sacche di design alla moda oppure per sciarpe dai delicati cromatismi, rigorosamente tinte a mano con colori naturali.
Felice sposalizio di etnicità e modernità.
Simmaco Cabiddu