Continuano ad affluire a Biella le “pietre della memoria” destinate al monumento ai Caduti della Grande guerra, a Nuraghe Chervu
Anche Rende, in provincia di Cosenza, contribuisce alla costruzione del monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale dell’area di Nuraghe Chervu, alle porte di Biella.
Accogliendo l’invito del Sindaco Claudio Corradino, la Città di Rende ha inviato a Biella una pietra di tufo con inciso il nome del Comune e il numero dei suoi soldati caduti, 116. La pietra, che andrà ad ampliare il già vasto lastricato inaugurato il 17 marzo 2019 presso l’area monumentale di Nuraghe Chervu, si aggiunge alle numerose già arrivate e in arrivo provenienti da tutta Italia. La “costruzione” del monumento è infatti affidata alla partecipazione condivisa di tutti i comuni italiani, a cui è stato chiesto ufficialmente di partecipare all’iniziativa ideata e promossa dal Circolo culturale sardo Su Nuraghe, di Biella.
Prima di essere inviata a Biella la pietra è stata presentata ai cittadini di Rende con una cerimonia speciale per ricordare l’impegno profuso dall’Associazione Combattenti e Reduci di Guerra e dal suo presidente Serafino Loizzo, detto “Finuzzu”, recentemente scomparso, nel realizzare la pietra e nel sostenere il progetto.
«Siamo orgogliosi – dice il Sindaco di Rende, Marcello Manna – di far parte di questa rete di città che idealmente si uniscono nel ricordo delle proprie vittime in occasione del centenario della Grande Guerra.
Centosedici soldati che hanno pagato con il sacrificio più alto sono un numero consistente se si pensa che all’epoca la nostra città contava circa settemila abitanti. Un numero che parla non solo degli uomini periti durante il conflitto, ma anche dei padri, delle madri, delle mogli e dei figli che hanno perso l’affetto più caro».
Riccardo Pozzo
Nella foto: da sinistra a destra, assessore Pierpalo Iantorno, assessora Marta Petrusewicz, Sindaco Marcello Manna, assessora Annamaria Artese, assessora Marinella Castiglione, assessore Domenico Ziccarelli