Si tingono di giallo le sale di Su Nuraghe per la Festa della Donna in calendario a Biella, sabato 7 marzo, alle ore 21:00.
Per l’occasione, addobbi e decorazioni assumono diverse gradazioni, dal dorato al paglierino, per abbellire una delle feste più sentite dall’universo non solo femminile.
Al femminile è la storia della migrazione sarda a Biella, con ragazze sole che partono dall’Isola per il Continente in cerca di autonomia e riscatto, con in tasca il certificato di buona condotta e lettera di raccomandazione, rilasciata da parroco e suore del paese.
L’altra metà del cielo, un esercito di ragazze, si mette in viaggio anche da altre regioni d’Italia, alcune per andare a servizio nelle case dei ricchi ed allevarne i figli; altre operaie nelle fabbriche tessili, altre ancora a fare le infermiere presso l’Ospedale degli infermi cittadino, frequentando l’annessa scuola convitto. Una vita di sacrifici e di riscatto sociale alla ricerca di benessere e uguaglianza tra generi. Donne di ieri, custodi di memoria e di identità caratterizzano due realtà tutte al femminile del Circolo sardo di Biella. Sono le Donne del Filet e le infermiere professionali e generiche, che da anni prestano servizio nell’Ambulatorio Infermieristico Sardo intitolato alla “dott.ssa Emilia Cavallini”.
Donne che si incontrano, impegnate con ago, filo, navette e telai per tramandare, attraverso il gesto e la parola, saperi antichi appresi nei luoghi di provenienza e in quelli di accoglienza.
Donne in camice bianco, che offrono a tutti i Biellesi amorevole professionalità, ben oltre i “confini” della comunità di origine.
Festa della donna, dunque, per celebrare in piacevole amicizia e simpatia un corale momento di ringraziamento, durante il quale verranno consegnate, a tutte le donne presenti, mimose confezionate da Christian Canterino (Angolo del Fiore).
Seguirà il taglio della grande torta a forma di Sardegna preparata dai pasticceri della Gelateria “Bertinetti” dello Chalet Giardini Biella.
Salvatorica Oppes