Nel 300° Anniversario dell’unione tra Piemonte e Sardegna, le immagini di Nuraghe Chervu, pubblicate in Su Calendariu 2020, edito dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, ci accompagnano con cadenza mensile tra pagine di storia locale e nazionale.
Il mito dei Diavoli Rossi, «gli eroici figli della Sardegna»
Le imprese portate a compimento dagli uomini della Brigata “Sassari” nel corso della Grande Guerra furono determinanti nel far sorgere il mito ad essi legato. Fu l’intercettazione di un messaggio criptato delle forze austroungariche a rivelare il timore del nemico nei confronti dei Sassarini. Il testo li definisce “Rote Teufel” – “Diavoli Rossi” -, per via del colore rosso delle mostrine e per l’irruenza nel combattimento corpo a corpo con il coltello “a serramanico” o alla baionetta.
Identica fama di militari straordinari dei soldati della Brigata Sassari”, di «guerrieri nati», accompagnò anche quei Sardi che militarono in altre formazioni dell’Esercito. La «balentìa» un po’ primitiva e barbarica che, alla fine dell’800, aveva fatto esprimere antropologi come Niceforo, Orano e Sergi circa una «razza delinquente» isolana, divenne allora la preziosa capacità di resistere e di combattere il nemico. La propaganda congiunta degli alti comandi militari e degli inviati al fronte della grande stampa italiana contribuì a rafforzare anche nei soldati isolani un nuovo ed inedito orgoglio del proprio valore, suscitando nelle stesse famiglie dei militi e sull’Isola partecipazione, ammirazione e simpatia per «gli eroici figli della Sardegna», che servivano la Patria in prima linea. Orgoglio ed esempio rispettati anche dal nemico, pure nei momenti della sconfitta, come in occasione della rotta di Caporetto del 1917, quando il battaglione del 152° guidato dal capitano Giuseppe Musinu attraversò impavido ed ordinato il Ponte Vidor sul Piave a chiusura della precipitosa ritirata dell’Esercito Italiano.
Gianni Cilloco
Nell’immagine: Prefetto di Biella e Generale comandante la Brigata “Sassari”, Andrea di Stasio, a Nuraghe Chervu