Martedì 31 marzo, ore 21:00, laboratorio linguistico a Biella – uso della lingua materna nella poesia, tra storia, cultura e cronaca contemporanea – fatti del giorno, “de die in die” nei versi di Tore Spanu – testi in “Limba” per imparare a leggere e scrivere in sardo, anche per chi non è o non parla sardo ma conosce ed usa la lingua materna anche diversa dal sardo – coordina Biagio Picciau
Questo sonetto descrive il momento attuale, con i focolai di corona-virus che stanno spargendo il panico, soprattutto in Italia. Nei versi traspare il malaffare, il potere del sistema bancario e gli effetti devastanti sulla borsa; e tanta confusione come neanche ai tempi della peste a Milano raccontata nei “Promessi sposi”… Dalla cattiva informazione, il paradosso della chiusura di tante attività, per finire, poi, quasi una provocazione, con la reale verità dove in Sardegna, in un paesino dell’entroterra, si costruiscono bombe che vanno ad uccidere tantissime persone nel silenzio assoluto di tutti, media compresi… Ditemi voi se questo non è un focolaio…
Coronavirus
A forza ‘e fagher’ tantos tampones
Jà ch’amos a bessire tamponados,
In primma riga b’at impiegados
Banchieris chi si estint de ladrones.
De coronavirus s’infezione
L’ant descritta pro un’epidemia
Mancu as sos tempos de Renzo e Lucia
B’at bistadu tanta confusione.
Ant frimmadu naves de crociera,
Medas ant tancadu s’attividade
E s’economia alzat bandièra.
Ma paret chi a Domusnovas, pensade!
Fabbricant sas bombas, cun s’ispera,
De nde occhire a dogni edade!!
Tore Spanu, frearzu 2020.
Coronavirus
A forza di fare tanti tamponi
Ne usciremo tamponati
In prima linea ci sono gli impiegati
Banchieri che si vestono da ladroni.
Di coronavirus l’infezione
È stata descritta come un’epidemia
Nemmeno ai tempi di Renzo e Lucia
C’era stata tanta confusione.
Hanno fermato navi da crociera
In tanti hanno chiuso le attività
E l’economia alza bandiera.
Ma sembra che a Domusnovas, pensate!
Fabbrichino le bombe, con la speranza
Che ne uccidano ad ogni età.
Nell’immagine: Ruta chalepensis. Nome italiano, Ruta d’Aleppo, frangiata. Nome sardo, Arruda, Cùruma, Ruda (foto di Davide Marras, Alghero).