C’è ancora tempo fino a domenica 12 gennaio per visitare il bellissimo Presepio meccanico delle Migrazioni allestito nella chiesa di S. Grato e S. Eusebio di Pettinengo. Aperto tutti i giorni dalle 15 alle 18, ingresso libero.
Pochi avrebbero scommesso su un esito così positivo dell’iniziativa del circolo Su Nuraghe di Biella. Invece, a pochi giorni dalla chiusura, è già stato raggiunto il traguardo significativo dei 1000 visitatori.
La popolarità dell’allestimento, quest’anno per la prima volta aperto al pubblico, è senza dubbio dovuta all’estro artistico di Mauro Zanella di Ponderano, autore delle statuine principali, dei movimenti meccanici e delle riproduzioni in scala di case Walser valsesiane, Tegge delle valli Cervo e Sessera, castelli e ponti valdostani, e del mulino – o “pista da riso” – del Basso Biellese, che caratterizzano il paesaggio alpino del presepio.
Ha contribuito al successo dell’iniziativa anche la cura con la quale le “Donne del filet” di Su Nuraghe hanno vestito le statue poste in primo piano, rappresentanti alcune regioni d’Italia da cui provengono le varie migrazioni “interne” presenti nel Biellese.
Un ulteriore elemento che potrebbe suscitare interesse è il fatto che la visita al Presepio delle Migrazioni di Pettinengo è accompagnata e guidata dallo storico biellese Riccardo Pozzo, curatore della mostra “Admirabile Signum” allestita all’interno della chiesa. La mostra illustra varie fasi costruttive del presepe, alternate alle pagine della recente Lettera apostolica di Papa Francesco che, riguardo all’Epifania ci ricorda che: «I Magi insegnano che si può partire da molto lontano per raggiungere Cristo. (…) Non si lasciano scandalizzare dalla povertà dell’ambiente; non esitano a mettersi in ginocchio e ad adorarlo. Davanti a Lui comprendono che Dio, come regola con sovrana sapienza il corso degli astri, così guida il corso della storia, abbassando i potenti ed esaltando gli umili».
Michele Careddu
Nell’immagine: Pettinengo, Presepio delle Migrazioni, Natività con arrivo dei Magi