Successo per la serata scientifica promossa da Su Nuraghe

I suoni dell’identità

Grande successo di pubblico e di qualità per la serata di divulgazione scientifica intitolata “I suoni dell’identità: la ricerca fonetica sui bambini e le loro origini”, svoltosi lo scorso mercoledì 17 giugno rigorosamente per via telematica: appuntamento online promosso dal Circolo Culturale di Biella nell’ambito del progetto “Lingua, migrazione e identità” per presentare al pubblico risultati dell’indagine etnolinguistica pluriennale del Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, sede espositiva a Pettinengo.
In prima persona sono stati coinvolti insegnanti e allievi delle scuole elementari “Aglietti” di Cossato e “Carlo Boccadelli” di Verrone e studenti dell’Università di Pavia guidati dalla dottoressa Chiara Meluzzi. La giovane cossatese, docente dell’Accademia pavese ha fatto gli onori di casa introducendo due sue ex-allieve, le dottoresse Alice Betti e Lia Draetta che, a turno, hanno presentato i risultati dei rispettivi lavori di tesi magistrale basati sui dati raccolti nelle scuole primarie biellesi. “Il coinvolgimento di giovani studiosi universitari – ha commentato la dottoressa Meluzzi – è stato un punto di forza importante in questi anni di indagine, perché ha permesso di raccogliere ed elaborare una gran quantità di informazioni, difficilmente gestibili da una sola persona”. Accanto alla dottoresse Betti e Draetta, il team di ricerca linguistica è composto da un manipolo di 10 tra allievi ed ex-allievi che, a vario titolo, collaborano nella raccolta e analisi dei dati.
Quella di mercoledì è stata una serata straordinaria anche dal punto di vista del contatto tra la comunità linguistica e quella accademica: oltre ai ragazzi delle scuole, alle maestre e ai dirigenti scolastici, hanno partecipato tra il pubblico anche studiosi di prestigiose università italiane e straniere, tra cui la prof.ssa Marina Castagneto (Università del Piemonte Orientale), il prof. Gabriele Iannàccaro (Università degli Studi di Milano-Bicocca), la professoressa Elena Babatsouli (University of Louisiana at Lafayette – New Orleans, Louisiana, USA) e Sonia Cenceschi (ricercatrice presso il servizio di informatica forense del SUPSI, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, del Cantone Ticino). Un momento di contatto tra due mondi spesso separati che, grazie al clima informale ma di alto livello scientifico, ha permesso lo scambio di opinioni facendo sentire l’importanza di questo tipo di studi anche alla comunità linguistica locale.
“Dopo la forzata pausa – afferma la professoressa Chiara Meluzzi – la ricerca sui bambini delle scuole biellesi non si ferma. L’obiettivo è quello di tornare in classe il prossimo anno scolastico, anche con i dovuti accorgimenti di sicurezza, per incrementare con nuovi dati quello che si sta delineando essere un unicum nel panorama di ricerca italiano e internazionale, fornendo agli studiosi la possibilità di investigare lo sviluppo fonetico dei bambini di età scolare partendo proprio dai dati raccolti a Biella”.

Salvatorica Oppes

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