A Biella, in occasione della Festa della Liberazione, sui pennoni dell’area monumentale di Nuraghe Chervu, è stato issato il Tricolore, affiancato dalle bandiere della Regione Autonoma della Sardegna, della Regione Piemonte, dell’Unione Europea e della Città di Biella.
Salutato da una bella giornata primaverile, il gran pavese delle ricorrenze più importanti sventolerà ancora martedì 28 aprile, data che celebra il “Giorno della Sardegna”, “Sa Die de sa Sardigna”, istituita con Legge Regionale n. 44, del 14 settembre 1993.
Identitari di piccole e grandi patrie in seno all’Unione Europea, i vessilli verranno ancora innalzarti sabato 1° maggio, Festa dei Lavoratori.
Simboli pubblicamente ostesi, in sintonia con le parole pronunciate stamane dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha fatto richiamo ai valori di “rinascita, unità, coesione“, durante la deposizione della corona di alloro all’Altare della Patria, davanti alla tomba del Milite ignoto.
Pronunciate quasi in contemporanea, ad esse fa eco il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha avvertito: “libertà e diritti … non sono conquistati per sempre e non sono barattabili con nulla, sono più fragili di quanto si pensi“, invitando a onorare la memoria di chi lottò per la libertà.
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine, Biella, bandiere a Nuraghe Chervu