Alle porte orientali della città, nell’area monumentale di Nuraghe Chervu una nuova installazione saluta chi arriva a Biella attraversando il viadotto sul torrente Cervo. Alla base della struttura in legno, due grandi cartelli indicano: “Oasi delle Api”, “Casiddos di Nuraghe Chervu”, (“Arnie di Nuraghe Chervu”), l’alveare didattico che il sindaco Claudio Corradino inaugurerà il prossimo giovedì 20 maggio, alle ore 10:00, in concomitanza con la terza “Giornata Mondiale delle Api”.
L’iniziativa, nata su proposta di Elisabetta Vola Sacchet, presidente del Soroptimist International Club Biella e patrocinata dalla Città di Biella, vede la partecipazione attiva dell’Associazione Biellese Apicoltori e del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”. In una provincia che conta circa 400 apicoltori e oltre mille postazioni di alveari, “Oasi delle Api” diventa nuovo esempio virtuoso di collaborazione tra enti senza fini di lucro. Lavorando in sinergia, le tre associazioni hanno coinvolto professionalità presenti in altre realtà del territorio, ideando una ‘gabbia di volo’, realizzata da Davide Costenaro, segretario dell’Associazione Biellese Apicoltori, titolare con Mascarello della ditta “Allufer” di Masserano. Con lui, a fare da “bocia”, il presidente, Paolo Detoma, e il suo vice Alberto Guernier, apicoltore di origine veneta che opera a Zubiena con oltre cento alveari. All’interno della gabbia è presente un’arnia donata dalla ditta Hobby Farm di Biella Chiavazza, punto di riferimento per tutta l’apicoltura nazionale, mentre all’esterno c’è una casetta per gli altri insetti impollinatori costruita dal dr. Detoma con legname di recupero.
Competenze e passione generosamente messe in campo per quella che risulta essere una “prova d’arte”, che verrà messa a disposizione di giovani ed adulti, con particolare attenzione alle scuole, alla scoperta del fantastico mondo degli insetti impollinatori che, in simbiosi, risultano essere fondamentali per l’alimentazione umana mondiale.
L’interrelazione naturale tra animale e vegetale, con forte ricaduta sull’umanità, è ben riassunta nella scritta che campeggia su una fiancata della gabbia di volo: “+api=+ frutta” ad esplicitare gli intendimenti degli organizzatori, promotori di educazione ambientale e civile, confermati anche dalla riproduzione del motto: “Il Mio Non Sol Ma L’Altrui Ben Procuro”; scritta mutuata dal bassorilievo della chiesa di San Claudio di Castiglione Torinese. Monito risalente al 1906 a testimonianza di come, salvando i restauri della loro parrocchiale pericolante, gli abitanti “procurando l’altrui bene”, abbiano messo le basi per “salvare il proprio bene individuale”, rilanciando l’economia della località piemontese il cui miele è apprezzato ed esportato in tutto il mondo.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine, Paolo Detoma e Davide Costenaro, accanto alla “gabbia di volo”