Domenica 4 luglio 2020, alle ore 14:00 verrà inaugurata a Pettinengo la mostra fotografica “Fratelli tutti” con gigantografie inedite provenienti da archivi privati di famiglia. La rassegna, corredata dalle parole di papa Francesco, tratte dall’omonima “Lettera Enciclica sulla fraternità sociale”, è realizzata dal Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” in collaborazione con il Comune di Pettinengo, l’Associazione Pacefuturo, Pro Loco e il locale Gruppo Alpini.
Nelle immagini vengono presentate alcune perle dell’attività di ricerca svolta dal Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli, una delle tre realtà eco-museali attive a Pettinengo.
In tempi di restrizioni e obblighi di contingentamento di visitatori, gli spazi aperti offerti dallo spettacolare “balcone del Biellese”, diventano sala espositiva per immagini di grandi dimensioni che raccontano micro storie di quando a partire erano i Biellesi. Alcuni rari fotogrammi risalgono a fine Ottocento, scattati in diversi paesi europei, nella vicina Africa e nelle più lontane Americhe. Tutti parlano di migrazioni fino a ritrarre quella più recente di “nuovi Biellesi” formata da Veneti, Sardi, Toscani, Emiliani, Romagnoli, Calabresi, Lucani, Marchigiani e Laziali…
Sempre Domenica 4 luglio, alle ore 16:00, appuntamento con partenza da piazza San Rocco, in frazione Livera. Accompagnati dalla banda musicale, la mostra verrà inaugurata dal sindaco Gianfranco Bosso, davanti a una gigantografia di 15 metri quadrati. Nell’immagine, il piccolo Gastone ancora in carrozzina, ritratto con i fratelli e la mamma nel 1943, quando, in 48 ore, dovettero abbandonare la Savoia rientrando forzatamente a Pettinengo a causa di intimidazioni e violenze dovute alla guerra.
La rassegna – visitabile gratuitamente tutta l’estate – si snoda per le vie del paese fino a Canton Gurgo, in via Fiume, 12, sede del Museo delle Migrazioni, con immagine esposta sulla facciata del Museo, bene extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna, donato al Circolo sardo dagli eredi di Gastone Mazzia Piciot, storica famiglia biellese emigrata in Francia.
Salvatorica Oppes
Nell’immagine: Biellesi in partenza verso l’Algeria, Pettinengo, 1953