In attesa di aperture, due oche stazionano a Canton Gurgo di Pettinengo

le due oche a Canton Gurgo di Pettinengo

Da alcuni giorni, due oche stazionano sugli scalini della chiesa di San Grato d’Aosta e Sant’Eusebio da Cagliari a Canton Gurgo di Pettinengo incuriosendo i rari passanti e gli abitanti della frazione che le osservano dalle loro finestre.
Ridonato alla comunità dalla virtuosa opera di recupero e restauro a cura dei Sardi di Bella, che ha coinvolto gli abitanti locali, il seicentesco “chiesetto” ha ripreso a essere cuore non solo geografico, sebbene con battiti rallentati dall’incessante succedersi di restrizioni sanitarie.
Collocati a ridosso del cancello sbarrato, i simulacri animali illuminati dal raggio di sole vorrebbero riflettere positività di rimando in quanti le vedono, guardandole dalle case prospicienti o al passare davanti all’antico oratorio.
Ed è così che tre imperterrite donne locali – Elena, Enza ed Eleonora – puntualmente ravvivano il rione con allestimenti sempre nuovi ed originali in occasione delle festività di fine anno e, come in questo caso, di quelle pasquali.
Attingendo alla tradizione popolare che nelle uova trova uno dei simboli universalmente più diffusi, il messaggio di gioia viene ora affidato alle due comari oca con cuffia alla biellese in testa, mentre se la contano in attesa simbolica della riapertura del cancello sprangato alle loro spalle.

Eulalia Galanu

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