Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo – Rete Museale Biellese – via Fiume, 12, visitabile tutte le domeniche dalle ore 14:30 alle ore 18:30 – Info e prenotazione: Idillio, 3343452685 – Ingresso gratuito nel rispetto delle norme Covid-19
Quasi tutti gli oggetti che si possono osservare al Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli sono stati donati da persone che hanno pensato che una parte del loro patrimonio potesse aiutare a raccontare qualche fenomeno migratorio. Tra questi, con allestimenti curati dal geologo Fabio Granitzio, troviamo la collezione mineralogica di Alessandro Beducci e Felicia Bertolone, che fu in realtà donata nel 2014 al Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella che poi l’ha fatta confluire nel Museo di cui ha la curatela, aperto nel 2017.
Si tratta infatti di più di 600 minerali sardi, da sempre noti nelle università per la varietà delle specie e pure tra la gente comune per le loro caratteristiche estetiche, quale l’eccezionale cristallizzazione. I donatori erano proprio due semplici appassionati che dalla fine degli anni Sessanta hanno iniziato a collezionare i minerali durante i numerosi viaggi in Sardegna. Oltre il valore scientifico, l’aspetto interessante della loro collezione che si è voluto enfatizzare nell’esposizione è però quello culturale e, infatti, troverete esposti quei minerali che permettono di ripercorrere alcune tappe della storia della Sardegna, dal Neolitico con l’ossidiana al Trecento con la galena argentifera sarda, da cui si ricavava il 10% dell’argento circolante in Europa. Migrazioni, vicende industriali e storia del lavoro, che forse giungono al loro maggiore intreccio con la nascita della città di Carbonia nel 1937.
Eppure, tra i minerali esposti si nasconde un intruso, e chi è già venuto a visitare il Museo lo sa bene! Venite a scovarlo anche voi: noi vi aspettiamo per raccontarvi cosa c’è dietro!
Marta Campana
Nell’immagine, minerali sardi che migrano esposti al Museo di Pettinengo