Entro maggio, informa il quotidiano l’Unione Sarda del 5 maggio 2021, sarà aggiornata la “Tentative List” alla quale si attinge per individuare i siti che diventeranno Patrimonio Mondiale dell’Umanità… Quindi ancora poche settimane per il verdetto.
Nel percorso per il riconoscimento UNESCO dei Nuraghi, tutta la Sardegna si è mobilitata: il Consiglio Regionale, le amministrazioni comunali, gli ordini professionali, le scuole, il Dipartimento aereospaziale, le associazioni, i cittadini… Tutti ricompattati attorno ad un forte simbolo identitario dell’isola, un Unicum, che testimonia una tradizione culturale eccezionale, esempio straordinario di una tipologia edilizia che illustra una fase della storia umana che si è protratta per un arco di tempo di circa 4000 anni dal Neolitico all’ Età del Ferro. La Sardegna, ricordiamolo, conta ben circa 8.000 Nuraghi, accanto a 3.500 Domus de janas, tombe preistoriche scavate nella roccia, e Menhir infissi al suolo.
L’isola, con questo percorso, punta con decisione alla sua storia, che coinvolge non solo la Sardegna ma l’Italia intera. Sicuramente la promozione dei Nuraghi da parte dell’Unesco avrebbe una ricaduta non solo sulla Sardegna ma anche sull’Italia.
Infatti, di questo percorso si sono occupate testate nazionali: il sole 24h, Famiglia Cristiana, Repubblica…
La Regione Sardegna ha annunciato l’investimento di un milione di euro per la Cultura. E’ la prima volta che viene destinata una cifra così elevata. Da questa scelta conseguiranno numerosi interventi che potranno essere attivati nell’isola: nuovi scavi archeologici, promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio storico-archeologico che appartiene all’intera Comunità nazionale, internazionale, mondiale.
Quindi attendiamo tutti con trepidante speranza la fine del mese di maggio…
Marinella Lentini
Nell’immagine: Macomer (Nuoro), Nuraghe “Succuronis”. Sardegna, museo a cielo aperto, i nuraghi candidati a diventare patrimonio UNESCO (foto di Marco Collu)