Martedì 22 dicembre 2020, il Circolo Sardo di La Plata “Antonio Segni” e il Circolo Culturale Sardo di Biella “Su Nuraghe” sono stati protagonisti dell’appuntamento del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”.
Ultimo di un percorso didattico, che si è sviluppato durante l’arco di questo anno difficile, mirato ad imparare a leggere e a scrivere in lingua materna; imparando – in prosa e in poesia – a conoscersi e a riconoscersi come fratelli, grazie a poeti contemporanei che hanno messo a disposizione i loro versi.
Alla copiosa produzione letteraria di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro), si sommano le opere di Tore Spanu di Pozzomaggiore (Sassari), di Antonio Carta di Mara, (Sassari), di Tommaso Corongiu di Atzara (Nuoro), di Roberto Canu di Ozieri (Sassari), di Luciano Sechi di Magomadas (Nuoro), di Tonino Mulas di Dorgali (Nuoro).
Poesie in sardo e testi in prosa del piemontese padre Oliviero Ferro di Plello di Borgosesia (Vercelli), tradotti in campidanese da Giulio Solinas di Quartu Sant’Elena (Cagliari). Le versioni in italiano sono state curate da Roberto Perinu e da Battista Saiu, su indicazione degli autori. In omaggio alle “Patrie di accoglienza”, le opere sono state tradotte in Piemontese letterario nella trasposizione dij Brandé, a cura di Sergi Girardin, di Caraglio (Cuneo), e rese in Castigliano da Matteo Rebuffa di Candelo (Biella).
Dopo la pausa di gennaio, corrispondente nell’emisfero australe alla nostra estate, gli appuntamenti riprenderanno venerdì 26 febbraio 2021, alle 21:00 ora italiana, ore 17:00 dall’altra parte dell’oceano.
Eulalia Galanu