In risposta all’invito inoltrato della Prefettura e della Città di Biella a tutti i Comuni italiani, continua l’arrivo di pietre di memoria per la realizzazione del lastricato nell’area monumentale “Nuraghe Chervu”. Pietre locali a significare la specificità composita dell’Italia formata da tante diverse realtà, grandi e piccole, ciascuna con sue caratteristiche, diverse come tessere a formare un unico mosaico.
Tra le lastre presenti nei magazzini comunali pronte per essere posizionate, quella inviata da Nespolo, un piccolo Comune di circa 250 abitanti in provincia di Rieti che durante la Prima guerra mondiale ha contato 15 morti.
“La pietra donata – afferma il Sindaco dott. Luigino Cavallari – vuole ricordare i nostri Caduti e come la memoria del loro sacrificio sia ancora viva e indelebile nella popolazione Nespolese”.
Il quadro alle spalle – continua il Primo cittadino – rappresenta una scena della Seconda guerra mondiale, l’arresto di due nostri concittadini, Finamonti Loreto e Calderari Giuseppe assassinati nell’eccidio delle Fosse Ardeatine”.
N.S.
Nell’immagine, il sindaco Luigino Cavallari con la pietra inviata a Biella.