Dal comune lombardo di Lesmo arriva a Biella la pietra di memoria per Nuraghe Chervu

il Sindaco di Lesmo, Roberto Edoardo Antonioli, con la pietra inviata a Biella

Anche a Biella, presso l’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, verranno ricordati i Caduti Lombardi del Comune di Lesmo, oggi inserito nell’attuale Provincia di Monza e della Brianza. La lastra di pietra locale fatta pervenire al Circolo Culturale Sardo di Biella dal Sindaco Roberto Edoardo Antonioli, riporta il numero “50”, tanti sono i giovani – età media di 25 anni – che non fecero più ritorno a casa. Dal 1922, di fronte alla chiesa parrocchiale, un monumento di bronzo e granito ricorda il loro sacrificio. Oggi, attraverso le pietre di memoria provenienti dalle diverse parti d’Italia, questi ragazzi verranno ricordati accanto agli altri Caduti italiani con la pietra che la riporta cifra e il nome del loro Comune: tessere che formano un grande mosaico in divenire; plastica raffigurazione di un “unicum” risultante dall’accostamento di pietre diverse nella forma, nei colori, nelle scritte e nei materiali a rappresentare specifiche realtà di popoli e di territori dell’Italia contemporanea.
Quello di “Nuraghe Chervu” è obiettivo ambizioso e senza scadenza, che intende ospitare tutti gli 8.000 Comuni italiani con la forza comunicativa di un monumento che cresce e cambia in base alla partecipazione di chi ne condivide il significato. Per certi storici, la Grande Guerra che si portò via un’intera generazione di giovani soldati chiude idealmente il percorso risorgimentale dell’Unità nazionale aprendo le porte all’attuale pacificata realtà europea grazie anche al sacrificio dei ragazzi di allora di cui col monumento di “Nuraghe Chervu” si intende tenere vivo il ricordo.

Simmaco Cabiddu

Nell’Immagine, il Sindaco di Lesmo, Roberto Edoardo Antonioli, con la pietra inviata a Biella accanto ad alcune pubblicazioni sulla Grande guerra.

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