Dalle macerie del terremoto del 2016, un ricordo per i Caduti della Grande Guerra

il sindaco di Visso, Gian-Luigi Spieganti Maurizi, con la pietra inviata a Biella

La sera del terremoto gli abitanti di Visso si sono salvati quasi tutti. La prima forte scossa li ha fatti uscire dalle case, la seconda – due ore dopo – ha tirato giù alcuni edifici del centro fortunatamente ormai vuoti, e reso inagibile il 75% degli immobili delle tredici frazioni del piccolo Comune in provincia di Macerata. Dopo l’ultima scossa, di magnitudo 5.9, nella notte del 26 ottobre 2016, il bilancio è stato di un bambino ferito gravemente e un uomo morto d’infarto. Più di 700 sfollati su una popolazione complessiva di 1100.
Anche il monumento ai Caduti della Prima guerra Mondiale, al centro del paese, è andato distrutto, finito in macerie.
Per far fronte allo sgretolamento della memoria, non solo degli edifici, ma anche della storia dolorosa dell’assurdo conflitto che ha insanguinato il Globo ormai più di un secolo fa, un “pezzo” di questo monumento, una lastra di pietra, è stato recuperato, inciso con il nome del Comune e il numero delle sue vittime della Grande Guerra e spedito a Biella per essere collocato nel grande selciato in corso di realizzazione presso il “Nuraghe Chervu”.
Il sindaco di Visso, Gian-Luigi Spieganti Maurizi, aderendo all’iniziativa del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, della Prefettura e dell’Amministrazione Comunale di Biella, ha tenuto a sottolineare come la pietra di memoria inviata sia stata prelevata direttamente dalle macerie del monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale di Visso, distrutto a seguito degli eventi sismici del 2016, «come segno di appartenenza del territorio vissano e di comunità di intenti».
«Confidiamo con tale gesto – prosegue il Primo cittadino – di rendere onore a tutti i Caduti e alle loro famiglie, tra i quali annoveriamo anche 67 cittadini vissani. A loro in occasione del centenario della Grande Guerra rivolgiamo un pensiero di gratitudine sperando che il loro spirito di sacrificio possa essere di esempio alla nostra comunità e a tutte quelle dell’Italia Centrale duramente colpite dal sisma del 2016».

Riccardo Pozzo

Nell’immagine, il sindaco di Visso, Gian-Luigi Spieganti Maurizi, con la pietra inviata a Biella

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