L’amministrazione del Comune di San Giacomo delle Segnate aderisce «con grande partecipazione» al progetto del Circolo Sardo “Su Nuraghe” di comporre una pavimentazione fatta di lastre di riuso con scolpiti i nomi dei Comuni italiani di provenienza e il numero dei loro Caduti nella grande Guerra.
Il selciato della memoria è in corso di realizzazione, con la seconda posa di pietre, proprio in questi giorni nell’area monumentale di Nuraghe Chervu, alle porte di Biella. Verrà inaugurato il 20 novembre prossimo.
Il paese di 1570 abitanti, nel mantovano ha donato al Comune di Biella, accogliendo l’invito della Prefettura e della Città, una pietra recuperata in seguito al ripristino del sagrato della chiesa, danneggiato dal terremoto del 27 e 29 maggio 2012. Su una lapide sul campanile della chiesa sono incisi i nomi dei 42 Caduti della Prima guerra mondiale.
Nella lettera che accompagna la pietra di memoria il vicesindaco di San Giacomo, Auro Codifava, scrive: «In questi momenti che vedono un popolo in guerra per difendere il suolo patrio da un invasore che agisce in sfregio ad ogni diritto internazionale, è ancora più importante rendere onore e ricordare i nostri caduti, affinché il loro sacrificio sia di monito alle nostre generazioni, che hanno avuto la fortuna di non conoscere la barbarie della guerra, e alle future generazioni perché possano realizzare una società senza guerre». E aggiunge in un postscriptum, a sottolineare ulteriormente il filo rosso che ci lega ai tragici avvenimenti di più di cento anni fa: «attualmente nel nostro piccolo paese ospitiamo 27 profughi Ucraini, quasi tutti mamme e bambini che gestiamo direttamente come amministratori, in convenzione con la Prefettura di Mantova».
Riccardo Pozzo
Nell’immagine, pietra inviata dal Comune di San Giacomo delle Segnate