Visita gratuita all’Oasi delle Api “Casiddos di Nuraghe Chervu” di Biella

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A Biella, la Oasi delle Api “Casiddos di Nuraghe Chervu” è uno strumento di educazione ambientale con visite guidate gratuite a privati cittadini e a tutte le scuole che ne fanno richiesta (telefono Idillio: 334 345 2685).

Insetti preziosissimi per l’uomo e per l’ambiente, le api stanno subendo una rarefazione preoccupante: senza di esse, l’impollinazione sarà insufficiente, con conseguenze disastrose sulla riproduzione sia dei vegetali selvatici sia di quelli coltivati, che sfamano l’uomo.

Ad esempio, negli ultimi due decenni, le api hanno subito perdite che vanno mediamente dal 30 al 60% della popolazione, con punte sino al 95%.

Si parla della sindrome dello spopolamento degli alveari (CCD, Colony Collapse Disorder). È ormai accertato che l’origine del disastro sia imputabile principalmente all’uso in agricoltura di insetticidi neonicotinoidi, impiegati nella concia dei semi di piante coltivate – quali mais, colza, girasole – responsabili della perdita dell’orientamento delle api, che non riuscirebbero più a ritrovare la strada di casa.

Ad esempio, in Italia si è visto che il picco delle perdite di api è in concomitanza della semina del mais, eseguita con seminatrici pneumatiche. Anche la monotonia delle nostre campagne, sempre più povere di fiori, è una causa del loro declino.

“Il 75% della produzione agricola di interesse umano – dichiara il dott. Paolo Detoma, presidente dell’Associazione Biellese Apicoltori – dipende dal lavoro delle api e degli altri insetti impollinatori al punto che una loro scomparsa metterebbe in serio pericolo la stessa sopravvivenza dell’uomo”. È questa una delle tante informazioni sull’importanza delle api assieme a tante curiosità su questi incredibili insetti che vengono date a coloro che vengono a visitare l’Oasi delle api.

Data della prossima visita guidata gratuita: lunedì 16 maggio, ore 19:00 (prenotazione, info e contatti: Idillio: 334 345 2685).

Lucio Bordignon

Nell’immagine, Biella, il dott. Paolo Detona controlla l’alveare della Oasi delle Api “Casiddos di Nuraghe Chervu durante visita didattica.

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