Da “Su Nuraghe” una paròla piemontèisa al mèis, “A” come “Agian, Ala, Albra pin-a, Ambrun-a, Àmpola, Arborn”
I nomi degli alberi, dei loro fiori e dei loro frutti hanno da sempre ispirato versi e prose d’arte ai grandi cultori della lingua piemontese. Eccone qui alcuni...