Organizza l’appuntamento il Circolo culturale sardo “Su Nuraghe” presieduto da Battista Sàiu di Pozzomaggiore
Biella “Animas” sbarca a Biella. È il Circolo culturale sardo “Su nuraghe” a proporre il concerto “tra musica e preghiera” di Beppe Dettori e Raoul Moretti. L’appuntamento è fissato per domenica prossima 19 novembre 2023, alle ore 21, nella basilica di San Sebastiano (ingresso libero).
Sarà l’occasione per ascoltare dal vivo i due musicisti forti di una collaborazione ultradecennale, in questo loro terzo lavoro artistico, dopo l’esordio nel 2012 con “S’incantu ‘e sas cordas” e poi ancora l’omaggio a Maria Carta “(In)canto rituale”, del 2020. “Animas” è arrivato nel 2021. Undici tracce, dieci inediti più una cover, sonorità e generi diversi, ancestrali e moderni allo stesso tempo. Con una serie di collaborazioni originali e prestigio: da “Oro e diamante” con i Cordas et Cannas, “Continuum (serpens qui caudam devorat)” con i Tenores e cuncordu de Orosei ad “Anime confuse” con Paolo Fresu e “Animas” con Daniela Pes e Max Cossu. Da “Le distopie di Orwell” con Gavino Murgia, “Figiurà” con Franco Mussida a “Ommini d’eba” con Davide Van De Sfroos, “Sardus pater” con i Fantafolk, da “Cose dell’anima” con Max Brigante a “Battordichi pinturas nieddhas (Fourteen black paintings)” con Lorenzo Pierobon e i Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” (una cover di Peter Gabriel cantata in inglese, italiano e sardo). Per finire, il brano “Eziopatogenesi”.
Originario di Stintino, Beppe Dettori, voce e chitarra, già componente dei Tanzenda; italo svizzero, Raoul Moretti, arpista, sardo d’adozione.
Il duo propone pezzi originali in italiano, sardo, inglese, portoghese e dialetto lombardo “lagheé”.
Chiamati dal circolo dei sardi presieduto da Battista Sàiu (originario di Pozzomaggiore), Dettori e Moretti sono attesi a Biella con grande trepidazione per questo lavoro musicale che affonda radici profonde e abbraccia le anime della Sardegna e del Mediterraneo intero.
Arcipelago Sardegna a cura di Luciano Piras
Nell’immagine, Beppe Dettori e Raoul Moretti (foto La Nuova Sardegna)