Biella e Sassari il 28 gennaio celebrano la “Festa delle Bandiere” in ricordo dei fatti d’arme riportati nei testi scolastici come la battaglia dei “Tre Monti” (28-31 Gennaio 1918): gloria italiana, vanto dei soldati sardi, che segna la ripresa operativa e morale dell’Esercito Italiano dopo le infauste giornate di Caporetto. Caso rimasto unico nella storia dell’Esercito italiano. Da cui discende il conferimento delle due Medaglie d’Oro al Valor Militare ad entrambe le bandiere del 151° e 152°. I due Reggimenti Fanteria Brigata “Sassari” vennero citati sul Bollettino Ufficiale n. 981 del 30 gennaio 1918 in relazione ai fatti dei “Tre Monti”: Col del Rosso, Col d’Ecchele e Monte Valbella, sull’Altopiano dei Sette Comuni, in Provincia di Vicenza.
Differita a domenica 29 gennaio, la sobria cerimonia ai piedi delle Alpi si è svolta nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, organizzata dal Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al “Capitano Emilio Lussu”, guidato dal Responsabile Fiduciario, Francesco Fosci.
Sul pennone più altro è stato innalzato il Tricolore alla presenza della bandiera del Nucleo “Sassarino” biellese e del labaro dell’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Federazione di Biella e Vercelli. Dopo la deposizione della corona di alloro accanto al monumento, che ricorda i Caduti sardi e i Caduti Biellesi, le “Voci di Su Nuraghe”, dirette da [l M°] Roberto Perinu, hanno intonato “Dimonios”, l’inno della Brigata “Sassari”.
Giovanni Usai
Nell’immagine, Biella, Nuraghe Chervu, Festa delle Bandiere 2023