Dopo essere state recise nei giorni a ridosso della domenica di “laetare”, le palme sono pronte per essere “filadas”, intrecciate. Con perizia, seguendo antichi schemi compositivi, le giovani lacinie divenute più flessibili sono adesso adatte alla lavorazione. Piegate dalle mani esperte di Federico Scannella, le foglie di palma diventano, come per incanto, dei pizzi, delle effimere filigrane vegetali. Si inizia col realizzare piccole palme per risvegliare dalla memoria le diverse tipologie compositive, riallenando e velocizzando al contempo le abili dita.
Con l’avvicinarsi della domenica che precede la Pasqua, il giovane Federico con papà Giovanni, mamma Nadia Lantero e il mastro intrecciatore Walter Nobile, inizia l’impegnativo intreccio delle palme destinate ai presbiteri: in particolare quella che quest’anno la Comunità dei Sardi di Biella donerà al vescovo Roberto Farinella. L’unica caratterizzata da “su siddu”, una piccola sfera posta in cima alla composizione ad indicare giurisdizione. Antichi simboli che – senza interruzione di continuità – sono giunti fino a noi. Non solo, nella versione biellese saranno presenti anche otto fiori, “campi” caratterizzanti le otto foranie, zone pastorali in cui è suddivisa la Diocesi di Biella.
Le piccole opere d’arte verranno consegnate sabato 1° aprile, alle ore 9:30, in vescovado. Accompagnati dal suono delle launeddasdi Maurizio Caria e di Nicola Diana, un gruppo di soci di “Su Nuraghe” in abiti tradizionali percorrerà i cinquecento metri del centro cittadino che li uniscono all’episcopio, muovendo i passi dalla loro sede di via Galileo Galilei.
Fino ad esaurimento, sono disponibili piccole palme “filadas”.
Info e richieste, Anna, 347.125.7464.
Battista Saiu
Nell’immagine, mosaico di palme “filadas”