Venerdì 5 maggio 2023, visita ore 10:00
Per chi percorre la tangenziale di Biella, in corso Lago Maggiore, non sarà sfuggita in questi giorni una striscia di terreno azzurro intenso antistante l’Oasi delle Api, “casiddos”, alveari di “Nuraghe Chervu”. Sono i fiori di facelia (Phacelia tanacetifolia Benth., 1853) molto graditi dalle api per il polline e il nettare, frutto della semina autunnale di piante di interesse mellifero. È un esperimento che, oltre ad aggiungere decoro all’area, vuol verificare quali essenze potrebbero essere incrementate sul nostro territorio per favorire le api e gli altri insetti impollinatori e che a breve verrà affiancato da altre semine grazie al progetto +Api.Oasi fiorite per la biodiversità promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
“Una prima indicazione che la facelia può rappresentare una buona risorsa per gli impollinatori – afferma Paolo Detoma, presidente dell’Associazione Biellese Apicoltori – è il fatto che sia riuscita a sopravvivere e fiorire in condizioni estremamente siccitose come quelle dei mesi trascorsi. Nel frattempo – rassicura il dott. Detoma – l’attività delle api all’interno dell’Oasi è in piena attività ed in attesa dei primi visitatori, che saranno i ragazzi di Benna il 5 di maggio alle ore 10 (maltempo permettendo)”.
Eulalia Galanu
Nell’immagine, Oasi delle Api, fioritura di facelia