La festa di San Giuseppe ricorre il 19 marzo ed è tradizione darsi appuntamento di preghiera nei nove giorni che la precedono, presso chiese e cappelle dedicate allo sposo di Maria e padre putativo di Gesù. La “novena” generalmente si ispira alla circostanza nella quale la Madonna e gli Apostoli pregarono insieme per nove giorni consecutivi, nel tempo compreso tra l’Ascensione al cielo di Gesù (Pasqua) e la discesa dello Spirito Santo nella Pentecoste (50° giorno dalla Pasqua), evento che simboleggia la nascita della Chiesa. A Biella, la novena di San Giuseppe si celebra annualmente presso la chiesetta di San Giuseppe, ubicata su un singolare sperone di roccia della costa che a ponente sovrasta il torrente Cervo: un grazioso complesso religioso ottocentesco il cui sacello interno risale al 1644. Tale luogo di preghiera rientra nella giurisdizione della Parrocchia di San Cassiano e da anni è curata con amorevole devozione da Gabriele Prola, priore della Confraternita della Pia Unione del Transito di San Giuseppe. All’interno della chiesetta, nel sacello, si trova una rappresentazione scenografica settecentesca in stile barocco – con richiamo ai lavori presenti nelle cappelle dei Sacri Monti di Oropa e di Varallo – dell’agonia di San Giuseppe sul letto di morte, assistito da Gesù e Maria, alla presenza di due angeli e, in alto, dal volto di Dio tra una moltitudine di angioletti.
Il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella, che ha sede nello stesso rione Riva in via Galileo Galilei n. 11, sabato pomeriggio 11 marzo ha partecipato alla novena in abiti tradizionali e dietro ai propri stendardi, arricchendo la processione che è salita alla chiesetta di San Giuseppe partendo dall’Oratorio di San Rocco (via Italia 89 bis). La Santa Messa è stata celebrata dal giovane sacerdote indiano Don Fribin Vayaliparambil, della Comunità della Piccola Casa della Divina Provvidenza di San Giuseppe Benedetto Cottolengo in Biella e i vari momenti della funzione si sono intrecciati ai canti in lingua sarda del coro di Su Nuraghe diretto dal prof. Roberto Perinu, con l’accompagnamento musicale della prof.ssa Valentina Foddanu. L’altare di celebrazione è risultato arricchito dalla preziosa tovaglia a filet donata dal Circolo Su Nuraghe. Al termine della sentita celebrazione, nella pace dello spazio antistante la chiesetta, il gruppo dei Sardi, guidato dal presidente prof. Battista Saiu, unitamente ai confratelli della Pia Unione hanno posato insieme per un ricordo fotografico. Alla celebrazione ha presenziato anche il socio dott. Dino Gentile, già sindaco di Biella.
Atanasio De Lavra