25, 28 Aprile e 1° Maggio, bandiere a Nuraghe Chervu

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A Biella, giovedì 25 aprile, in occasione della Anniversario della Liberazione, sui pennoni dell’area monumentale di Nuraghe Chervu, verrà issato il Tricolore, affiancato dalle bandiere della Regione Autonoma della Sardegna, della Regione Piemonte, dell’Unione Europea e della Città di Biella, a cura del Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al capitano Emilio Lussu.

La cerimonia è in piena sintonia con quanto affermato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, quando sostiene che gli eventi alla base della Repubblica democratica «vanno ricordati con convinzione».

Il gran pavese delle ricorrenze più importanti sventolerà ancora domenica 28 aprile, data che celebra il “Giorno della Sardegna”, “Sa Die de sa Sardigna”, istituita con Legge Regionale n. 44, del 14 settembre 1993.

La festività regionale vuole ricordare la sommossa dei vespri sardi del 28 aprile 1794, che costrinse alla fuga da Cagliari il viceré Vincenzo Balbiano e i funzionari sabaudi al rifiuto di soddisfare le richieste degli Stamenti – l’antico Parlamento del Regno di Sardegna – per riservare ai Sardi le cariche pubbliche da cui restavano esclusi.

Simboli di piccole e grandi patrie in seno all’Unione Europea, i vessilli verranno ancora innalzati mercoledì 1° maggio, Festa dei Lavoratori.

Giornata universale, la Festa origina dallo sciopero che i sindacati organizzarono a Chicago il 1° maggio 1886 per chiedere la giornata lavorativa di 8 ore, riservando 8 ore al riposo e le rimanenti 8 allo svago.

La ricorrenza celebra il ricordo della susseguente dura repressione, culminata con la condanna a morte per impiccagione di sette anarchici (poi riconosciuti innocenti, mentre due di loro furono graziati in seguito), accusati di aver fatto esplodere un ordigno, e ad una condanna a 15 anni.

In Europa, il 1° maggio divenne festa ufficiale dal 1889, a seguito della ratifica a Parigi dalla Seconda Internazionale, organizzazione che aveva lo scopo di coordinare i sindacati e i partiti operai e socialisti europei.
In Italia, la festa, introdotta solo due anni dopo, venne sospesa nel 1924, perché ritenuta troppo sovversiva. Nel 1945, dopo la caduta del regime fascista, il 1° Maggio tornò ad essere la data simbolo dei diritti dei lavoratori.

Per celebrare degnamente le occasioni annunciate, sono iniziati i lavori di manutenzione dell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, a cura di Francesco Fosci, fiduciario del Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”.

Simmaco Cabiddu

Nell’immagine, manutenzione a “Nuraghe Chervu”

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