Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli di Pettinengo aperto tutte le domeniche ore 15:00-18.30 con visite guidate gratuite
Domenica 2 giugno 2024, a Pettinengo, sulle note di “Mau Ritm & Gius”, è stata inaugurata la stagione estiva del “Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli”.
Come nelle antiche feste sull’aia, il cortile dello stabile di via Fiume 12, ha accolto abitanti di canton Gurgo e visitatori, venuti a vedere i nuovi allestimenti. Pomeriggio di festa tra note e degustazioni gratuitamente donate dalla generosità degli abitanti locali coadiuvati dai soci di Su Nuraghe.
I nuovi allestimenti temporanei sono in sintonia con le indicazioni dell’Anno europeo delle radici. Al centro, gli scacciapensieri che verranno presentati a breve.
Il piccolo strumento tascabile, che appartiene alla cultura di innumerevoli paesi, veniva impiegato – secondo alcuni studiosi – per scacciare la malinconia del dover partire, grazie al suono prodotto dalla lamella vibrante di cui è composto. Realizzato in metallo o in bambù, a seconda delle località, in Sardegna è noto come trunfa; ribeba, in Piemonte; marranzano, in Sicilia. Non a caso, tra gli oltre 1300 nomi con il quale è conosciuto nei cinque continenti, è detto anche “tromba degli zingari” e “arpa degli Ebrei”; termini in cui risuona la eco sia dell’antica migrazione indoeuropea ancora in essere degli apolidi Gitani sia del biblico esodo ed eterno peregrinare dei Giudei.
In attesa delle nuove collezioni, i visitatori hanno potuto ammirare la statua marmorea della “Madre dell’ucciso”, “Sa Mama de su mortu”, di Francesco Ciusa (Nuoro, 1883 – Cagliari,1949). Opera presentata in gesso alla Biennale di Venezia del 1907, importante per la storia dell’arte italiana del Novecento; con essa, la Sardegna attraversa il mare entrando da protagonista nella cultura della Penisola oltrepassando le Alpi e gli oceani. Opera d’arte capace da sola di attrarre e motivare una visita ai piedi delle Alpi biellesi.
Info e contatti, Idillio: 334 345 2685
Simmaco Cabiddu
Nell’immagine, cortile del Museo delle Migrazioni con “Mau Ritm & Gius”