Nei giorni 15 e 16 giugno 2024, il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella organizza la XXVII edizione di Sa Die de sa Sardigna, Festa del Popolo sardo, patrocinata dalla Regione Autonoma della Sardegna, in collaborazione con Città di Biella e FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia).
Sabato 15 giugno, in Piazza del Monte, alle ore 16:00, esposizione e presentazione di scacciapensieri sardi e piemontesi, con i fratelli Pier Paolo e Ignazio Piredda, fabbri artigiani, maestri musicisti provenienti da Dorgali e da Orosei. Strumenti tradizionali che hanno accompagnato le migrazioni in tutto il mondo, con oltre 1300 nomi diversi, capaci di accompagnare balli e di interagire con altre partiture. Con loro, Luca Boggio, di Crocemosso, giovane artigiano biellese, pellegrino tra gli strumenti, studia contrabbasso, suona le percussioni e coltiva la sua passione per la costruzione di piccoli strumenti, flauti traversi in bambù, flauti di Pan, tamburi e molti altri. Con Alessandro Zolt studia la “ribebba” piemontese, focalizzandosi su di uno scacciapensieri particolare della Valsesia, che, ancora all’inizio del Novecento, ne produceva ed esportava in tutto il mondo oltre 50.000 esemplari all’anno.
Alle ore 21:00, serata “a sonu de trunfa”, “al suono della ribeba”, lo scacciapensieri, all’insegna di musiche della tradizione sarda e piemontese.
Concerto del Trio Tribeba, formato da Alessandro Zolt (scacciapensieri, flauti, voce), Guido Antoniotti(scacciapensieri, strumenti a fiato, strumenti riciclati, voce), Massimo Losito (fisarmonica, stomp box, voce). Con loro, launeddas e scacciapensieri tumbarinu, triangolo e canna isperrada di Nicola Diana, Maurizio Caria, Ignazio e Pier Paolo Piredda, i fabbri artigiani sardi.
A fare da contrappunto, le Voci di Su Nuraghe del Circolo sardo di Biella, intoneranno l’Hymnu sardu nationale, antico Inno del Regno di Sardegna in vigore dal 1848 (musica di Giovanni Gonella con testo in sardo di Vittorio Angius). “Procurade de moderare barones sa tirannia”, Inno rivoluzionario cantato su melodia tradizionale “a gosos”, composto dal magistrato del Regno di Sardegna Francesco Ignazio Mannu durante i “Vespri sardi” che incendiarono l’Isola dal 28 aprile del 1794 e “Dimonios”, Inno ufficiale della Brigata “Sassari”, con testo e musica del cap. Luciano Sechi (1994).
Domenica 26 giugno, ore 09:00, Missa Majore nella Basilica San Sebastiano – luogo della memoria caro ai Sardi e ai Biellesi – per pregare e cantare in lingua materna, sarda e piemontese.
Sul sagrato della chiesa, prima della Santa Messa decorata dalle Voci di Su Nuraghe (dirette da Roberto Perinu, con accompagnamento musicale di Valentina Foddanu), la giornata sarà salutata dalle salve bene augurali dei Fucilieri di Su Nuraghe e dalle note della “Filarmonica Cossatese”.
Il tempio civico della Città di Biella, custode delle spoglie mortali di Alberto Ferrero della Marmora, amico e senatore del Regno di Sardegna, generale comandante e studioso dell’Isola, accoglierà la celebrazione della santa liturgia, officiata da Frate Oscar Malyh, Padre guardiano della basilica di San Sebastiano.
Per l’occasione verrà impiegato il “Calice della Sardegna” – rivestito dell’oro proveniente dalle miniere di Furtei, nel Sud dell’Isola – prototipo di quello utilizzato a Cagliari per le maggiori solennità isolane celebrate nella basilica di Nostra Signora di Bonaria patrona massima della Sardegna. Arricchito da motivi in filigrana d’argento lavorato “a corbula”, in esso sono incastonate pietre dure a significare le 16 subregioni isolane. Il vaso sacro è custodito a Pettinengo nel Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli.
Ore 10:30, cerimonia a Nuraghe Chervu. Partendo in sfilata dal piazzale della Pasticceria Brusa, componenti il Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari” intitolata al capitano Emilio Lussu innalzeranno il Tricolore sulle note della Filarmonica Cossatese, affiancati dai fanti piumati dell’Associazione Nazionale Bersaglieri d’Italia, sezione di Biella, e dalle guardie dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
A seguire, la benedizione delle Donne del Grano e quella religiosa in lingua sarda, impartita da Frate Oscar Malyh.
Infine, le salve bene augurali dei Fucilieri di Su Nuraghe.
Ore 12:30, pranzo sociale, Mongrando, ristorante “Vida Loca”, in via Roma, 41. Prenotazione, 01534638.
Battista Saiu
Nelle immagini: fabbri musicisti produttori di scacciapensieri sardi (Ignazio e Pier Paolo Piredda Dorgali e Orosei); Luca Boggio, artigiano produttore di scacciapensieri biellesi (Crocemosso); locandina e pieghevole