“Su Nuraghe” in poesia. Invocazione a “Maria addolorada” di Nicola Loi nella Festa di San Nicola da Tolentino

descrizione

Martedì 24 settembre 2024, ore 21:00 in Italia, appuntamento mensile transoceanico del Circolo “Su Nuraghe”di Biella con il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina) su piattaforma zoom meetings.

Nei Sardi, così come negli alpigiani e nei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, forte è il senso religioso fortemente intrecciato con vicende personali e civili. Su queste note, nel giorno del suo onomastico, l’esegesi dei versi di Nicola Loi di Ortueri, inviati al Circolo Culturale Sardo di Biella in occasione della festa liturgica di San Nicola da Tolentino.

Devozione radicata nell’Isola, rafforzata da fatti prodigiosi registrati a Cagliari già dai primi decenni del 1600 nella chiesa che accolse le spoglie di Sant’Agostino, poi definitivamente traslate dalla Sardegna a Pavia nel 723, su iniziativa del re longobardo Liutprando.

Devozione nel nome di Maria, invocata con il titolo di “Santa Maria Mama addolorada”, “addolorata” nella sua partecipazione all’umano dolore, tu che “As piantu in sa rughe su Segnore”, “Hai pianto nella croce il Signore”.

Al santo protettore e alla “Mama in milli numenes giamada”, “mamma in mille nomi chiamata”, si rivolge il Poeta: “In cara tua torro cun su baculu,/A ti torrare gratzias a su meraculu./Oe cun santu Nigola totumpare…” Ossia: “In faccia a te ritorno col bastone,/A renderti grazie al miracolo./Oggi con San Nicola tutti insieme…”.

Versi che, nel presente, danno corpo a quelle radici cristiane europee sovente enunciate, concretizzate dai Sardi residenti nell’Isola e da quelli di “su disterru”, dell’emigrazione.

Nella traduzione di Gabriella Peddes di Tonara, con la revisione di Roberto Perinu, verranno inseriti nell’antologia di testi del Laboratorio Linguistico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e scrivere in lingua materna contemporanea.

Battista Saiu

Nell’immagine, Graglia, chiesa della “Confraternita della Santissima Trinità e Santa Croce”, simulacro della Madonna dei “Sette dolori”.

Maria addolorada

Santa Maria Mama addolorada,

In s’adde ‘e su lugore collocada.

As piantu in sa rughe su Segnore,

Collocada in s’adde ‘e su lugore.

De totucantos ses ghia e fiama,

Santa Maria addolorada mama.

 

In cara tua torro cun su baculu,

A ti torrare gratzias a su meraculu.

Oe cun santu Nigola totumpare,

Pro su meraculu gratzias a torrare.

M’as dadu azudu in cuss’ora crua,

Cun su baculu torro in cara tua.

 

Mama in milli numenes giamada,

Da-e totu sos fizos adorada,

Tue ses sa rosa in giardinu ‘e lizos,

Adorada da-e totu sos fizos.

Pro te colores, caddos e costumenes,

Mama giamada in milli numenes.

 

Maria ti pregant in monte e in mare,

Da-e Bosa fin’a su Mont’e Gonare.

Tue ses in s’unda e chima pedrosa

Da-e su Mont’e Gonare fin’a Bosa.

Da-e su chelu a sa terra ses su ponte,

Maria ti pregant in mar’e in monte.

 

Inoghe in su montigu propiu in susu,

Ses posta in su cucuru ‘e Bascusu.

Da’inie annotas su mare e sa costa,

Ses de Bascusu in su cucuru posta.

Semper festada da-e tempus antigu,

Inoghe propiu in susu in su montigu.

 

Gratzias Maria pro su mannu azudu,

Tue pro sa dolentzia ses s’iscudu,

Avocada ‘e divina providentzia,

Ses s’iscudu tue pro sa dolentzia.

Intercessora ch’amparat su dannu,

Gratzias Maria pro s’azudu mannu.

Nicola Loi, 10 de capidanni, festa de Santu Nicolau dae Tolentinu

 

Maria addolorata

Santa Maria Mamma Addolorata,

Sulla valle del chiarore collocata.

Hai pianto nella croce il Signore,

Collocata nella valle del chiarore.

Di tutti quanti sei guida e fiamma,

Santa Maria addolorata mamma.

 

In faccia a te ritorno col bastone,

A renderti grazie al miracolo.

Oggi con San Nicola tutti insieme,

Per il miracolo grazie a rendere.

M’hai dato aiuto in quell’ora acerba,

Con il bastone ritorno in faccia a te.

 

Mamma in mille nomi chiamata,

Da tutti i figli adorata,

Tu sei la rosa in un giardino di gigli,

Adorata da tutti i figli.

Per te colori, cavalli e costumi,

Mamma chiamata in mille nomi.

 

Maria ti pregano in monte e in mare,

Da Bosa fino al Monte di Gonare.

Tu sei in onda e cima pietrosa,

Dal Monte di Gonare fino a Bosa.

Dal cielo alla terra sei il ponte,

Maria ti pregano in mare e in monte.

 

Qui sul monticello proprio in alto,

Sei messa sul coccuzzolo di Bascusu.

Da lì osservi il mare e la costa,

Sei di Bascusu sul coccuzzolo posta.

Sempre festeggiata da tempo antico,

Qui proprio in alto sul monticello.

 

Grazie Maria per il grande aiuto,

Tu per la sofferenza sei lo scudo,

Avvocata di divina provvidenza,

Sei lo scudo tu per la sofferenza.

Intercessora che ripara il danno,

Grazie Maria per l’aiuto grande.

Nicola Loi, 10 settembre festa di San Nicolau da Tolentino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.