Nell’ambito della terza edizione del bando “+Api”, progetto promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella per la creazione e la cura di oasi di biodiversità dedicate agli insetti impollinatori, è stata recentemente completata la semina di essenze mellifere presso l’Oasi delle Api “Casiddos de Nuraghe Chervu”, alle porte di Biella.
L’iniziativa rientra nel progetto nazionale “+Api per la biodiversità”, sostenuto da Filiera Futura, di cui la Fondazione biellese è socia. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: tutelare e favorire la sopravvivenza degli insetti impollinatori – api in primis – la cui presenza è essenziale per la salute dell’ecosistema ma sempre più minacciata dalle attività umane.
Grazie ai riscontri positivi delle precedenti edizioni, che hanno già portato alla nascita di un sistema diffuso di semine nel territorio biellese, la Fondazione rilancia con una nuova “call to action”, rivolta ai Comuni del Biellese, per mettere a disposizione appezzamenti di terreno dove realizzare nuove zone floristiche dedicate agli impollinatori.
Quest’anno, l’area seminata presso l’Oasi delle Api di Biella, gestita con impegno e dedizione dall’Associazione Biellese Apicoltori in collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, è più che raddoppiata rispetto al passato. Un ampliamento significativo che rende il sito ancor più attrattivo, non solo per gli alveari già presenti (tre quelli attualmente attivi), ma anche per le api selvatiche e per numerose altre specie di insetti impollinatori che popolano i dintorni.
Un ringraziamento speciale va al coltivatore Roberto Mercandino dell’Azienda Agricola “La Torre” aderente alla Rete Agricola “TeriTori”, che ha curato in prima persona la semina delle piante mellifere all’interno dell’Oasi. Agricoltore attento e consapevole, Mercandino ha scelto di estendere spontaneamente l’iniziativa anche a circa due ettari di terreni di sua proprietà, situati nei pressi dell’area monumentale di Nuraghe Chervu e nel vicino Comune di Candelo.
Un gesto virtuoso che rappresenta un esempio concreto di sensibilità ambientale e partecipazione attiva da parte della comunità locale, sempre più attenta ai temi della sostenibilità e della tutela della biodiversità.
Oltre al valore ecologico, il progetto ha anche interessanti potenziali ricadute turistiche per il territorio. Le oasi, infatti, rappresentano mete ideali per escursioni naturalistiche, visite didattiche, percorsi sensoriali e iniziative di educazione ambientale, attirando un turismo lento e consapevole. Nel caso specifico di Nuraghe Chervu, il legame con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” crea un ponte simbolico e concreto tra Piemonte e Sardegna, rafforzando l’identità culturale condivisa e stimolando itinerari tematici che mettono in rete paesaggio, storia e biodiversità. Un’opportunità per valorizzare le eccellenze locali di entrambe le regioni, sia dal punto di vista ambientale che culturale, con ricadute positive per l’indotto turistico.
In un’epoca in cui il cambiamento climatico e le pratiche agricole intensive stanno mettendo a dura prova l’equilibrio naturale, il progetto “+Api” si conferma un modello efficace e replicabile, capace di unire istituzioni, associazioni e cittadini in un’azione collettiva di protezione e valorizzazione del nostro patrimonio naturale.
Eulalia Galanu
Mosaico di immagini di preparazione e semina di piante mellifere all’Oasi delle Api, casiddos de Nuraghe Chervu