Concluso il corso di apicoltura a Su Nuraghe: emergenza Vespa velutina, una minaccia per api e ambiente

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Biella, 21 marzo 2025 si è chiuso con grande partecipazione il ciclo di incontri dedicato all’apicoltura, organizzato dall’Associazione Biellese Apicoltori in collaborazione con il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe“. L’ultimo appuntamento ha posto l’accento su un tema di urgente attualità: la Vespa velutina, una specie invasiva, che rappresenta un pericolo concreto per la sopravvivenza delle api e, di conseguenza, per l’intero ecosistema.

A chiudere ufficialmente il corso, Battista Saiu, presidente di “Su Nuraghe”, che ha consegnato gli attestati ai più di trenta partecipanti. Nel suo intervento, ha ribadito l’importanza di un lavoro congiunto per contenere la diffusione di questo calabrone asiatico e per proteggere il prezioso patrimonio apistico del territorio.

Una minaccia silenziosa ma devastante

La Vespa Velutina, arrivata in Europa nei primi anni 2000 e diffusasi rapidamente, raggiungendo anche il Piemonte, si distingue per il torace nero e le bande giallo-arancioni. Il vero problema, però, è il suo comportamento predatorio: si nutre di api mellifere, attaccando gli alveari e mettendone a rischio intere colonie. Il danno, purtroppo, non si limita alla produzione del miele, ma provoca una riduzione della biodiversità e una diminuzione dell’impollinazione, con pesanti ripercussioni sull’agricoltura e sull’ambiente.

Le api, sentinelle della biodiversità

Le api non sono solo produttrici di miele: svolgono un ruolo cruciale nell’impollinazione, garantendo la riproduzione di molte piante. La loro scomparsa causerebbe un effetto domino con conseguenze disastrose per la natura e per l’economia agricola. Combattere la Vespa velutina significa quindi proteggere non solo le api, ma l’intero equilibrio ambientale.

Quali soluzioni per arginare il problema?

Nel corso dell’incontro, il presidente degli apicoltori, Paolo Detoma, e il vicepresidente, Giorgio Bello Parcianello, docente di Agraria presso l’Istituto “Vaglio Rubens” di Biella, hanno illustrato le misure attualmente adottate per contenere l’emergenza.

Tra le strategie più efficaci:

  • Monitoraggio e segnalazione dei nidi: l’individuazione precoce consente di intervenire tempestivamente, prima che la colonia si espanda.
  • Impiego di trappole selettive: strumenti progettati per catturare la Vespa velutina senza danneggiare altre specie utili.
  • Eliminazione mirata dei nidi: operazioni eseguite da squadre specializzate, fondamentali per evitare la proliferazione del calabrone asiatico.

Una lezione pratica sul campo

A conclusione del percorso formativo, gli organizzatori hanno annunciato una lezione pratica presso l’Oasi delle Api, “Casiddos de Nuraghe Chervu“, nell’omonima area monumentale. La data sarà stabilita in base alle condizioni meteorologiche, ma l’obiettivo è chiaro: fornire ai partecipanti strumenti concreti per proteggere gli alveari e debellare la minaccia della Vespa velutina.

Un impegno collettivo per il futuro

Affrontare l’avanzata della Vespa velutina non è una sfida che riguarda solo gli apicoltori. Per contrastare efficacemente questa emergenza, è necessario un coinvolgimento attivo di istituzioni, esperti e cittadini. Solo attraverso un’azione congiunta e un monitoraggio costante sarà possibile proteggere le api, la biodiversità e il delicato equilibrio ambientale del nostro territorio. (info e contatti: 3288751087)

Eulalia Galanu

Nella foto, consegna degli attestati ai partecipanti al corso di apicoltura.

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