Da San Pancrazio al «Nuraghe Chervu», una pietra per ricordare i Caduti della Grande Guerra

descrizioneUn gesto simbolico che unisce territori lontani nel nome della memoria e della pace

San Pancrazio Salentino, Comune della provincia di Brindisi, ha recentemente contribuito a un progetto nazionale carico di significato, rispondendo con entusiasmo all’iniziativa del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella. Il progetto, volto al completamento dell’area monumentale “Nuraghe Chervu”, è dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e alla Brigata “Sassari”, simbolo di sacrificio e coraggio.

L’area monumentale, inaugurata nel 2019 con la posa delle prime 250 pietre provenienti da diverse regioni d’Italia, rappresenta un mosaico della memoria nazionale. Ogni pietra reca inciso il nome del Comune di provenienza e il numero dei soldati caduti durante la Grande Guerra, testimoniando il dolore e il sacrificio collettivo delle comunità italiane.

In questa cornice, San Pancrazio Salentino ha realizzato una lastra di pietra che porta il nome del Comune e il numero dei suoi concittadini caduti nel conflitto, ovvero 132. L’assessore alla cultura Antonella Fontana, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, ha sottolineato l’importanza di preservare e tramandare il ricordo, soprattutto in un momento storico delicato come quello attuale.

«Il nostro Comune ha accolto con orgoglio l’invito della Prefettura di Biella, supportata dalla Prefettura di Brindisi, a partecipare a questa nobile iniziativa – ha dichiarato l’assessore Fontana –. È un gesto concreto per onorare i nostri Caduti e per educare le nuove generazioni al valore della memoria e alla costruzione della pace».

La lastra sanpancraziese è stata collocata nell’area monumentale “Nuraghe Chervu” di Biella in occasione della seconda posa, avvenuta nel novembre 2022, accanto a quelle degli altri Comuni italiani, unendo simbolicamente territori lontani in un unico abbraccio di memoria e riflessione. Il lastricato della memoria conta attualmente circa 650 pietre. Un’iniziativa che non solo celebra il sacrificio dei caduti, ma invita tutti a riflettere sull’importanza di non vanificare nel tempo il prezzo della libertà conquistata.

In un’epoca in cui il presente tende spesso a sovrastare il passato, iniziative come questa ci ricordano che la memoria è un ponte tra le generazioni. La pietra di San Pancrazio Salentino, ora parte del lastricato del Nuraghe Chervu, oltre che un doveroso tributo ai Caduti, è un monito a costruire un futuro più consapevole e radicato nei valori della pace e della solidarietà.

Riccardo Pozzo

Nelle immagini, Sindaco e Assessore di San Pancrazio Salentino; pietra posata nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”

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