Il tempo precedente la Pasqua, segnato dal colore violaceo dei paramenti liturgici, si colora di rosa la IV Domenica di Quaresima, il prossimo 30 marzo 2025, Domenica detta di Laetare, rallegrare: interruzione del digiuno, momento di gioia durante il periodo penitenziale della Quaresima.
Nel mondo della tradizione, il cambio cromatico, nell’indicare l’avvicinarsi della principale festa della Cristianità, avvisa che è giunto il momento di prepararsi all’evento anche con azioni concrete. Tra queste, la preparazione di sos nenneres, piatti di grano germinato al buio, da portare il Giovedì Santo nelle parrocchie di appartenenza per decorare la cappella del Santissimo Sacramento.
Per l’occasione, Battista Saiu, presidente del Circolo sardo di Biella, ha presentato al vescovo, mons. Roberto Farinella, il grano prodotto dalla “Rete Agricola Teritori” a cui aderisce l’Azienda agricola “La Torre” di Roberto Mercandino. Il coltivatore, che opera nel Parco agricolo fluviale di Biella, ha fornito a SuNuraghe l’antica varietà di grano “Abbondanza”, seminato presso l’area monumentale di “Nuraghe Chervu” usando la pratica della bassa concimazione di copertura. Tale pratica porta ad avere un basso contenuto di glutine nel frumento, sottoposto, poi, a molitura nel mulino a pietra di Daniele Vallini, a Pavignano. La “farina dell’abbondanza”, gustosa e rustica, dal colore paglierino naturale, è preziosa per preparare ottimi lievitati, dolci e salati, come quelli sfornati a Mosso (Valdilana), da “Frangipane”, il forno di Daniela e Manuel, specialisti nella produzione di pane biologico di montagna.
In questa nostra temperie, segnata da solitudini e sofferenze, il Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella invita a conservare le tradizioni, in un processo d’inculturazione ancorato al messaggio di Cristo nel contesto locale. Certezze antiche tramandate da sos mannos, i nostri vecchi: gli antenati che, appoggiandosi ad esse, hanno saputo far fronte alle guerre, alla fame, alle pestilenze e alle pandemie della loro storia.
Gesti semplici di speranza del mondo contadino legati alla Pasqua di Risurrezione, la cui epifania avviene nell’antico e immutato germinare del grano e nel rifiorire della natura.
Semplici le istruzioni: Mondare e mettere il grano in un piatto piano. Versare acqua fino a coprire tutti i semi. Il giorno successivo, scolare l’acqua assicurandosi del corretto grado di umidità dei semi.
Quindi disporre i semi fino a coprire l’intera superficie del piatto. Tenere il piatto completamente al buio (per esempio sotto una scatola di cartone o un piatto più grande), controllando quotidianamente la crescita del grano. Il pomeriggio del Giovedì Santo, portare in parrocchia il grano per decorare l’altare del Santissimo Sacramento, dopo averlo ornato con fiori (p. esempio violacciocca) e con un nastro colorato (preferibilmente rosso).
La sera del Sabato Santo ritirare sos nenneres per metterli in piena terra.
Sono disponibili sacchetti di grano.
Richieste tramite messaggio su WhatsApp al numero 3471257464.
Simmaco Cabiddu
Nelle immagini, Su Nuraghe presenta al vescovo d Biella il grano “Abbondanza” per “sos nenneres” di Pasqua; sacchetti di semi da far germinare; mosaico di grano, farina, impasto e pane biellese dell’abbondanza