Su Nuraghe e la tradizione delle Palme intrecciate: arte, spiritualità e comunità in attesa della Pasqua

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Nel vibrante silenzio che precede la Domenica “Laetare”, il 31 marzo 2025, le palme sono state recise con gesto sapiente, custodendo nei loro intrecci la memoria di riti antichi e la preparazione spirituale alla più importante festività del calendario cristiano: la Pasqua di Resurrezione.

Le giovani foglie, imbiancate al buio e rese malleabili dall’umidità delle prime notti di primavera, sono state raccolte nei giorni che precedono la domenica della gioia, simbolo di letizia nel periodo quaresimale. Queste preziose fronde sono ora nelle mani esperte di Walter Nobile che, con maestria e sensibilità artistica, le trasformerà in autentici merletti vegetali: pizzi, arabeschi e delicate filigrane che raccontano storie di devozione e bellezza effimera.

Come vuole la tradizione, il processo creativo inizia con la realizzazione di piccole palme campione, create seguendo diversi schemi ornamentali tramandati attraverso le generazioni. Con l’avvicinarsi della Domenica delle Palme, sarà Walter Nobile con la famiglia di Giovanni Scannella e Nadia Lantero a occuparsi dell’intreccio delle palme destinate alla Diocesi di Biella, in una silenziosa liturgia familiare che rappresenta anche un importante gesto comunitario e culturale.

Anche quest’anno, la Comunità dei Sardi di Biella che fa capo a “Su Nuraghe” donerà al vescovo Roberto Farinella una palma di particolare pregio artistico: quella ornata con “su siddu”, una sfera posizionata sulla sommità dell’intreccio, simbolo di giurisdizione e autorità. Questo elemento richiama l’uovo cosmico, principio di ogni creazione e perfetta sintesi del mondo finito e delle sue infinite possibilità. Un potente simbolo che attraversa i secoli, le culture e i mari per giungere fino a noi.

Le palme, autentiche opere d’arte effimera, saranno consegnate ufficialmente sabato 12 aprile alle ore 9:30 presso il Vescovado. La cerimonia sarà preceduta da una suggestiva processione: partendo dalla sede di “Su Nuraghe” in via Galileo Galilei, un piccolo corteo di soci in abiti tradizionali sardi, accompagnato dalle evocative melodie delle launeddas suonate da Maurizio Caria, Nicola Diana ed Elena Toniato, percorrerà i cinquecento metri del centro cittadino fino a raggiungere l’episcopio, in un’espressione collettiva di festa, identità culturale e fede.

Per gli appassionati di questa antica tradizione, sono disponibili alcuni esemplari di palme “filadas”, intrecciate secondo l’arte ancestrale, fino a esaurimento scorte. Per informazioni e richieste è possibile contattare Anna al numero 347.125.7464.

La cerimonia rappresenta un momento di incontro tra tradizioni religiose e culturali, un ponte tra la Sardegna e il Piemonte, che sottolinea l’importanza del patrimonio immateriale delle comunità locali nel contesto delle celebrazioni pasquali.

Battista Saiu

Mosaico con Walter Nobile e Giovanni Scannella, alcuni momenti dell’intreccio delle palme “filadas” 2025 donate dai Sardi di Biella

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