La mattina del 19 luglio a Biella, nella sala consiliare di Palazzo Oropa, su iniziativa del consigliere comunale Alessio Ercoli (che ha presieduto l’incontro), si è tenuta la Prima Festa del Piemonte. Accanto al sindaco di Biella, Claudio Corradino e della amministrazione comunale, il presidente della Provincia di Biella Emanuele Ramella Pralungo tramite la sua delegata Barbara Cozzi, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia ed il Vescovo di Biella Mons. Roberto Farinella, che, pur non essendo fisicamente presente, ha mandato una lettera di saluto, ed altre autorità.
A rappresentare il Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe”, Battista Medde a significare l’antico legame che unisce le due terre, con il Piemonte divenuto Regno di Sardegna l’8 agosto 1720, anno della Seconda incoronazione di Maria regina di Oropa.
Circa tre decenni dopo, l’eroica battaglia al Colle dell’Assietta combattuta il 19 luglio 1747 contro i francesi forti di 32 battaglioni, contro i 13 austro-sardi, dei quali dieci impegnati effettivamente in combattimento.
Il 22 luglio il re di Sardegna Carlo Emanuele III di Savoia invitò i sudditi a ringraziare Dio, per aver consentito ai soldati piemontesi di respingere l’assalto.
Sul suo profilo facebook Stefano Allasia ricorda che “Il 19 luglio 1747 è una data considerata dagli studiosi come una linea di demarcazione nella storia della nostra Regione e, dopo un lungo confronto, è emersa quale punto di condivisione da parte delle associazioni piemontesiste, che da anni aspettano la Festa del Piemonte. Quello fu un momento di orgoglio per l’esercito sabaudo che difese il proprio territorio con fermezza e caparbietà, doti tradizionalmente riconosciute al popolo piemontese”.
All’appuntamento biellese hanno preso parte Mauro Vercellotti, Roberto Gremmo e Franco di Braccio, che hanno parlato di raffronti tra la situazione linguistica del Piemonte e della Catalogna. Sullo sfondo, la figura di Gustavo Buratti Zanchi, Tavo Burat, mentre scorrevano gli approfondimenti sul tema dell’identità e della cultura piemontese, con cenni storici, intercalati da letture di poesie e brani in piemontese. Il tutto con sottofondo musicale di Roberto Fila, che ha intonato ‘barone litrun”, canzone popolare piemontese divenuta nota oltre i confini regionali nella interpretazione di Gipo Farassino.
Efisio Cucca
Nell’immagine, fiori al centro della sala consiliare del Comune di Biella