Al centro immagini delle pietre di memoria dei Comuni italiani presenti nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, sulle quali è inciso località e numero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, nota anche come la IV Guerra di Indipendenza
“Dimonios”, la Brigata “Sassari” oggi
L’odierna Brigata Meccanizzata “Sassari” è stata ricostituita a partire dal 1° Dicembre 1988, con Comando a Sassari presso la Caserma “Alberto La Marmora”. Grazie al motto del 152° Reggimento «Sa vida pro sa Patria», nell’attuale araldica militare nazionale sono riconosciute tre lingue: il Latino, l’Italiano ed il Sardo. Lingua Sarda che figura anche tra i canti dello stesso Esercito Italiano, in virtù del celeberrimo inno della Brigata Sassari, “Dimonios”, composto nel 1994 dal Capitano Luciano Sechi.
Celebrativo del mito deiSassarini, è oggi uno degli inni militari più noti al mondo, portato alla conoscenza del pubblico dall’opera continua ed itinerante della sua Banda. Le attività, le opere e le capacità operative quotidiane della Brigata, unite alle voci ed ai suoni della sua fanfara, sono espressione dell’eccellenza di un corpo di uomini e di donne a forte reclutamento regionale – oltre l’85% sono Sardi – al servizio della comunità civile, sull’Isola, nel resto d’Italia e nelle missioni all’Estero. Radicandosi fortemente al territorio ed al tessuto sociale della Sardegna, i Sassarini di oggi sono gli “ambasciatori” di valori, memoria, sacrificio e tradizioni che portano a farli considerare una delle “anime” della Sardegna. E proprio la banda, partecipe anche a occasioni di rilevanza civile, a favore di istituzioni governative e non, rammenta con la sua presenza e con le sue musiche come il messaggio di Dimonios sia un «qualcosa che, superata la valenza meramente “guerresca”, diventa un richiamo al senso di responsabilità e solidarietà che deve accomunare tutti, Sardi, Italiani ed Europei».
Gianni Cilloco
Nell’immagine, Biella, area monumentale “Nuraghe Chervu”, mosaico di pietre provenienti dai Comuni italiani