Finestra sulla storia nel “Calendariu 2023” di “Su Nuraghe”: dicembre, Biella e Sardegna unite nella Storia

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Al centro immagini delle pietre di memoria dei Comuni italiani presenti nell’area monumentale di “Nuraghe Chervu”, sulle quali è inciso località e numero dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, nota anche come la IV Guerra di Indipendenza

Le lapidi dei Comuni in ricordo dei Caduti

Dal 2018, il Comune di Biella, in sinergia con il Circolo Sardo Su Nuraghe, ha messo a punto un progetto di condivisione per la commemorazione del Centenario dal termine della Grande Guerra. L’attenzione è puntata sull’area monumentale di “Nuraghe Chervu“, esistente dal 2008.

Il nuraghe stesso, che dà nome all’area, è formato da massi di “melafiro” estratti dalle cave di Curino, a ricordo degli studi scientifico-geologici del biellese Alberto Ferrero La Marmora. Alla sua figura di “esploratore innamorato” di Sardegna è dedicata la caserma di Comando della BrigataSassari” nel capoluogo turritano.

È stato proposto di completare l’area monumentale con l’installazione di un lastricato di pietre di riuso provenienti dai Comuni dapprima di Piemonte e Sardegna e, successivamente, di tutta la Penisola. Ciascuna pietra riporta il numero di Caduti nella Grande Guerra: testimonianza e ricordo del dolore delle guerre e dei sacrifici che hanno contribuito alla creazione dell’Italia moderna.

Il lastricato, inaugurato il 17 Marzo 2019, ha avuto un nuovo ampliamento il 20 Novembre 2022, alla presenza di Autorità civili e religiose e con la partecipazione di Sindaci con le annesse sezioni di Associazioni d’Arma. Ad oggi, circa 700 Comuni da tutta l’Italia hanno aderito all’iniziativa inviando la propria pietra.

Gianni Cilloco

Nell’immagine, Biella, area monumentale “Nuraghe Chervu”, mosaico di pietre provenienti dai Comuni italiani

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