Mercoledì 24 aprile 2024, il Circolo Culturale Sardo di Biella ha partecipato alle celebrazioni organizzate la vigila del 24 aprile dal Comune e dalla Prefettura di Biella. Data anticipata in quanto la liberazione della città avvenne il giorno prima di quella che sarebbe divenuta la data ufficiale.
Al centro dei giardini dedicati alla memoria di Antonio Maurizio Zumaglini, davanti al monumento ai Caduti, erano presenti le massime autorità provinciali e cittadine, il Prefetto Silvana D’Agostinoe il sindaco di Biella, Claudio Corradino, con accanto alcuni primi cittadini in fascia tricolore, il Questore Claudio Ciccimarra e numerose altre autorità civili e militari.
In tanti hanno ascoltato le parole del primo cittadino di Biella e del vice presidente nazionale dell’A.N.P.I. (Associazione Partigiani d’Italia), Alessandro Pollio Salimbeni. Molto applauditi studenti e studentesse dell’Istituto comprensivo Biella 3, che hanno letto dei testi preparati in classe.
Di fronte ai gonfaloni della Provincia e della Città di Biella, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta di Liberazione, accanto alle Associazioni Partigiani d’Italia e di Volontariato, erano schierate le Associazioni Combattentistiche ed Arma precedute dal Labaro dei Decorati al Valor Militare della Provincia di Biella, portato da un alfiere del Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, intitolato al capitano Emilio Lussu. Nello schieramento, guidati dal fiduciario Francesco Fosci, nutrita la rappresentanza di “Sassarini” biellesi, con al collo la cravatta bianco-rossa. Tra i tanti rappresentanti della società civile, il presidente di “Su Nuraghe”, Battista Saiu, presente per onorare e ricordare i tre Caduti sardi nella resistenza biellese: Antonio Lepori, “Sergio”, di Aggius (Sassari), carabiniere Caduto a Mongrando il 3 gennaio del 1945; Salvatore Solinas, “Cuffia”, nato a Ivrea, originario di Orani Caduto a Tavigliano 27 gennaio 1944, primo martire in Valle Cervo; Gerardo Salis, “Palmiro”, nato ad Asigliano vercellese, trucidato e ucciso assieme ad altri 19 compagni nell’eccidio di Salussola compiuto tra il 6 e il 9 marzo 1945.
Dopo la cerimonia, un lungo corteo ha sfilato lungo la via Italia, per raggiungere Palazzo Oropa e deporre una corona d’alloro dove è posizionata la lapide che ricorda la Medaglia d’Oro al valor militare ottenuta dalla città.
Il giorno successivo, giovedì 25 aprile – sul lastricato formato dalle circa 700 pietre già posate, provenienti dai Comuni italiani, ciascuna incisa con il nome della località e il numero dei Caduti durante il Primo conflitto mondiale – è stata effettuata “s’arramadura”, l’infiorata con petali di fiori e foglie d’alloro, e deposto un mazzo di garofani rossi e fiori bianchi nei colori della “Sassari”, frammisti a rami di alloro, nei colori del Tricolore.
Dopo l’alzabandiera, a cura del Nucleo biellese dell’Associazione Nazionale Brigata “Sassari”, Battista Saiu ha tenuto una breve allocuzione, ricordando il contributo dei Sardi nella resistenza biellese ed elencando i nomi dei 27 combattenti isolani inquadrati nelle formazioni partigiane: Aresti Antonio, “Toni” (San Gavino Monreale, Cagliari), Calvia Giuseppe, “Leone” (Alghero, Sassari), Cansella Giovanni, “Caramba” (Cuglieri, Cagliari), Coccoi Edmondo, “Cesare” (Cagliari), Congiu Mario “Tris” (Villaputzu, Cagliari), Cossù Walter, “Ammoniaca” (Cagliari), Cuccu Antonio, “Tana” (Siddi, Cagliari), Dejana Giuseppe, “Mario” (Gairo, Nuoro), Delogu Giovanni, “Barrancelli” (Giave, Sassari), Deriu Antonio, “Pola” (Orani, Nuoro), Lepori Antonio, “Sergio” (Aggius, Sassari), Livesi Dante, “Sardo” (Alghero), Lonis Edoardo, “Sardo” (Senorbi, Cagliari), Marzas Tito, “Mario” (Senorbi, Cagliari), Massaiu Giovanni Maria, “Volpi” (Orune, Nuoro), Pasqualigo Tito, “Tito” (Sassari), Peraldo Lina, “Beba” (Cagliari), Porcu Egidio, “Fracassa” (Villamar, Cagliari), Pozzo Piero, “Ivan” (Sassari), Putzu Raffaele “Caminito” (Oschiri, Sassari) Regaglia Giovanni, “Bruno” (Pattada Banlisa, Sassari), Saba Antonio, “Pace” (Borore, Nuoro), Scampuddu Giuseppe, “Sassari” (Nuchis, Sassari), Scarantino Giovanni, “Braccio” (Sorso, Sassari), Spano Giovanni, “Demo” (Tempio Pausania, Sassari), Zedda Antonio, “Otello” (Isili, Nuoro).
La manifestazione si è conclusa sulle note di “Dimonios”, l’inno della Brigata “Sassari”.
Eulalia Galanu
Nelle immagini: 25 aprile 2024 a Biella, “Sassarini” biellesi a “Nuraghe Chervu”.