Domenica 5 maggio 2024, alle ore 18:00, Sardi e Biellesi si incontreranno al santuario di San Giovanni Battista d’Andorno, raccogliendo l’invito del rettore don Paolo Santacaterina per decorare con canti in “Limba” la Santa Liturgia.
L’invito si rinnova da anni nel nome dell’antica amicizia che, da sempre, unisce le popolazioni della Bürsch con quelle della terra di Sardegna. Sardi e Biellesi che, da secoli, attraversano il mare. Si pensi agli oltre 63 impresari della Valle del Cervo sbarcati sull’Isola per realizzare, in tre secoli di storia comune, oltre mille opere architettoniche.
Molti di questi nomi sono scritti sulle tabule gratulatorie affisse all’interno del Santuario, altri sono incisi su pietre murate all’esterno del tempio.
Storia risalente all’8 agosto del 1720, quando i francesi, Duchi di Savoia, Principi di Piemonte, divennero Re dell’antico Regno di Sardegna, governandola con titolo regio fino al 17 marzo 1861. Con la promulgazione della Legge sarda n. 4671 del 1861, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di Re per sé e per i suoi successori e mantenendo lo stesso numero dinastico a significare la continuità dell’antico Regno di Sardegna nel nuovo Regno d’Italia.
“Li ricorderemo tutti – afferma il presidente di “Su Nuraghe”, Battista Saiu – nel clima pasquale, con la Santa Messa cantata dalle “Voci di Su Nuraghe”.
I coristi sono diretti da Roberto Perinu, con l’accompagnamento musicale di Valentina Foddanu.
Eulalia Galanu
In allegato, Sardi a San Giovanni d’Andorno (archivio)