“Ammenta no ses sola! / Ricorda non sei sola!” Poesia di Nicola Loi per Su Nuraghe di Biella

descrizione“25 novembre 2024, Giornata Internazionale per eliminare la violenza contro le donne. Festa di Santa Caterina, donna saggia e sapiente martirizzata nel 305 ad Alessandria d’Egitto sotto l’imperatore Massimino.

La poesia che Nicola Loi di Ortueri ha inviato il 25 novembre 2024 al Circolo Culturale sardo “Su Nuraghe” di Biella è lettura in versi del tempo presente attraverso lo strumento dell’ancestrale lingua dei Sardi, una delle dodici lingue storiche italiane tutelate dalla Legge n. 482 del 1999.

Celebra l’International Day for the Elimination of Violence against Women – la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne –, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per invitare i governi, le organizzazioni internazionali e le Organizzazioni Non Governative a dar vita ad attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle tante devastanti violazioni dei diritti umani: la violenza sulle donne.

La ricorrenza laica, di recente istituzione, sovrapponendosi all’antica sacralità del tempo, cerca di sostituire la millenaria festa di Santa Caterina celebrata proprio il 25 novembre, memoria liturgica della diciottenne giovane saggia e sapiente, orribilmente martirizzata nel 305 ad Alessandria d’Egitto, che è stata capace di convertire i sapienti convocati dall’imperatore affinché abiurasse la nuova Fede.

Ultime figlie di tanta violenza, le martiri di oggi trovano nei versi di Nicola Loi facile sponda già nel titolo: Ammenta no ses sola! /Ricorda non sei sola! … Ma est prontu s’azudu, /Cando t’agatas in dificultade./Serena semper bola,/Chie si cheret fiudu! “Ma è pronto l’aiuto,/Quando ti trovi in difficoltà./Serena sempre vola,/Chi si vuole vedovo!/ È condannato per l’eternità”.

I versi – nella traduzione di Gabriella Peddes di Tonara, con la revisione di Roberto Perinu – verranno inseriti nell’antologia di testi del prossimo appuntamento con il Circulo sardo “Antonio Segni” di La Plata (Argentina): laboratorio linguistico transoceanico “Eya, emmo, sì: là dove il sì suona, s’emmo e s’eya cantant”, per imparare a leggere e a scrivere in lingua materna contemporanea: contributo culturale dagli alti valori sociali dei Sardi di “su disterru”,gli emigrati che vivono nei cinque continenti.

Nell’mmagine di Loredana, la rosa. Arrosa, in Limba sarda.

Battista Saiu

 


 

Ammenta no ses sola!

Amiga no ses sola,

Ma est prontu s’azudu,

Cando t’agatas in dificultade.

Serena semper bola,

Chie si cheret fiudu!

Est cundennadu pro s’eternidade.

Ses figura de mama,

Cun fortza semper giama,

Est cun tegus fieresa e beridade.

E su porcu malignu,

De ti vivire acanta no est dignu.

 

Pianghimus tantas losas,

Culpa de custu mundu,

Chi vivet oe in s’indiferentzia.

Sicas sun cuddas rosas,

Bias in su profundu,

Chi est valore mannu sa presentzia.

E lassant sos orfànos,

Fizos de sos tiranos,

Zente sena sentidos ne cuscentzia.

Est unu disacatu,

Ite remedias cando benit fatu.

 

Proite sos fiores,

Lassant custu giardinu,

A ite balet custa umanidade?

Nos lassant sos dolores,

Chijina in su terrinu,

Raighina de sa disamistade.

Chi chircat sa vendita,

A s’idea malaita,

Chi est pesada in sa disonestade.

Chi isperdida cheret,

Intro de sos abbissos si poderet.

 

Devo pedire iscusa,

A violas galànas,

Chi sunt su gosu de su mundu intreu.

Sa sotziedade illusa,

Ma sas antigas Janas,

Sas chi nos ant cantadu su recreu,

Ma s’omine metzanu,

Cheret su mundu in manu,

Lu diat cherrer’ semper pius feu.

Ma sas damas cumbatint,

A sa cadena totu che los batint.

Nigolau Loi, su 25 de sant’Andria 2024,

Sa die de Santa Cadrina de Alessandria

 

Ricorda non sei sola!

Amica non sei sola,

Ma è pronto l’aiuto,

Quando ti trovi in difficoltà.

Serena sempre vola,

Chi si vuole vedovo!

È condannato per l’eternità.

Sei figura di mamma,

Con forza sempre chiama,

È con te fierezza e verità.

E il porco maligno,

Di viverti vicino non è degno.

 

Piangiamo tante lapidi,

Colpa di questo mondo,

Che vive oggi nell’indifferenza.

Secche sono quelle rose,

Vive nel profondo,

Che è valore grande la presenza.

E lasciano gli orfani,

Figli dei tiranni,

Gente senza sentimenti né coscienza.

É un brutto imprevisto,

Cosa rimedii quando viene fatto.

 

Perché i fiori,

Lasciano questo giardino,

A cosa vale questa umanità?

Ci lasciano i dolori,

Cenere nel terreno,

Radice della discordia.

Chi cerca la vendetta,

All’idea maledetta,

Che è cresciuta nella disonestà.

Che sradicata dev’essere,

Dentro gli abissi si mantenga.

 

Devo chiedere scusa,

A viole pompose,

Che sono la gioia del mondo intero.

La società illusa,

Ma le antiche Janas,

Quelle che ci hanno cantato l’allegria,

Ma l’uomo malvagio,

Vuole il mondo in mano,

Lo vorrebbe sempre più brutto.

Ma le donne lottano,

In catena tutti ve li sbattono.

Nicola Loi, 25 novembre 2024,

Giorno di Santa Caterina d’Alessandria

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